Diario di una lettrice in incognito: mini recensioni di Agosto - seconda parte


Stavolta, grazie alla Summer book-a-thon su Divoratori di Libri ho un sacco di libri di cui parlarvi!
Vi avviso: sono davvero UN SACCO di libri e questo post potrebbe essere un po' lunghetto!

Nell'appuntamento di oggi troverete:
Cancella il giorno che mi hai incontrato, Leisa Rayven
Reflections, Kasie West
I cento colori del blu, Amy Harmon
Il primo bacio a Parigi, Stephanie Perkins
la serie The Selection, Kiera Cass


 

Cancella il giorno che mi hai incontrato, Leisa Rayven (Starcrossed #1)

Titolo originale: Bad Romeo
Data prima pubblicazione: 2014
Trama: Cassandra e Ethan.
Quando sono sul palco insieme, a nessuno sfugge l’attrazione e la potente alchimia che si sprigiona tra loro appena si sfiorano o si guardano negli occhi. Una passione che toglie il respiro, davanti alla quale è impossibile restare indifferenti. Tanto che all’Accademia d’Arte di New York vengono scelti come protagonisti per lo spettacolo di fine anno, Romeo e Giulietta, la storia d’amore più famosa di tutti i tempi. Però, una volta calato il sipario e smessi gli abiti di scena, il rapporto tra Ethan e Cassandra si rivela complicato e ingestibile. Lei è la classica brava studentessa, timida, ingenua e sempre pronta ad assecondare il prossimo pur di farsi accettare. Ethan invece è bello e dannato, con un volto da angelo ribelle a cui nessuna ragazza può resistere. Lasciarsi sembra l’unica soluzione per continuare a sopravvivere, anche se il dolore è devastante, soprattutto per Cassandra. Rimasta sola a New York deve ricominciare da zero partendo proprio da se stessa e dal suo cuore tradito. Mentre Ethan, baciato dal successo, è in tournée in giro per l’Europa. Anni dopo, scritturati di nuovo per interpretare una coppia di amanti, Cassandra e Ethan si ritrovano sul palco ad affrontare i demoni del loro passato e il fuoco di quella passione che, nonostante il tempo, non ha mai smesso di ardere. Ma può un amore così intenso e lacerante finire davvero?


Il libro in poche parole racconta le vicende di Cassandra Taylor e Ethan Holt, sullo sfondo del mondo del teatro.
Avevo sentito parlare di questo libro in lungo e in largo perciò, quando l'ho iniziato, avevo delle aspettative abbastanza alte...che sono miseramente fallite dopo più o meno i primi due capitoli.
In realtà all'inizio mi stava anche piacendo: il libro si snoda in un alternarsi tra passato e presente e non vedevo davvero l'ora di ripercorrere tutta la storia e capire cosa potesse essere successo tra i due protagonisti per portarli alla situazione attuale. In più Cassie mi sembrava un personaggio divertente e mi pareva anche interessante da sviscerare il suo bisogno di essere un'altra persona di fronte agli altri in modo da essere accettata.
Questo prima che mi rendessi conto dell'immenso nulla su cui è costruito il libro e sulle enormi incongruenze dei due personaggi principali. Delusione. Delusione totale.
Allora...partiamo da Cassie: talento innato per il teatro, pur non avendo mai studiato nè partecipato a spettacoli degni di questo nome, Cassie viene descritta come una ragazza timida e ingenua. Ecco, io onestamente non ho visto nessuna di queste due caratteristiche...anzi, più si andava avanti, più mi sembrava il contrario. E poi è fissata...ho capito che Holt è irresistibile ecc..ecc.., ma calmati un attimo, fatti una doccia fredda!
A proposito di Holt...io non so davvero cosa pensare di lui.
E veniamo al punto cruciale del libro: la storia d'amore. Dov'è? Probabilmente avrei dovuto dare più ascolto alla trama che, giustamente, parla di passione e attrazione.

 «Romeo non è un eroe, Taylor, è un imbecille. È debole, volubile, confonde la passione con l'amore e si uccide per una che ha appena conosciuto.»

Ma l'aspetto che più mi ha lasciato perplessa è probabilmente la parte ambientata nel presente in cui ho avuto l'impressione di avere a che fare con due diversi protagonisti rispetto alla parte ambientata nel passato; non so, c'è stato uno scambio di identità, Ethan ha subito il lavaggio del cervello, hanno deciso di scambiarsi le personalità...


Ma soprattutto, arrivata alla fine del libro, non ho ancora capito quale sia stato il motivo per cui siano arrivati alla situazione che viene descritta nel presente!


VALUTAZIONE 
(1 papavero e ½)



Reflections, Kasie West (Pivot Point #1)

Titolo originale: Pivot Point
Data prima pubblicazione: 2013

Trama: Mi chiamo Addison Coleman. Ho diciassette anni, una massa di riccioli biondi e un potere straordinario: riesco a vedere il futuro. Di solito non amo approfittare di questa capacità, ma da quando i miei genitori hanno deciso di divorziare le cose sono cambiate. Mi sono trovata davanti alla scelta più difficile di sempre – con chi di loro sarei andata ad abitare? – e ho iniziato a indagare il futuro. Un’Indagine di sei settimane per capire quale fosse la migliore delle mie alternative. O almeno così speravo. Perché l’Indagine si è rivelata molto più complicata del previsto. Due ragazzi hanno stravolto la mia vita, o forse sarebbe meglio dire… le mie vite. Due ragazzi di cui è impossibile non innamorarsi. Duke è come un mare in tempesta, travolgente e affascinante. Gioca a football e non sa ancora in quale college andrà il prossimo anno. Trevor è come una notte d’estate, dolce e spensierato. Vorrebbe ricominciare a giocare a football e disegna fumetti. Uno riesce a farmi perdere la concentrazione con un solo sguardo. All’altro basta una parola per farmi battere il cuore all’impazzata. Ed è per questo che scegliere tra i miei due futuri alternativi non sarà affatto facile: perché qualsiasi decisione prenda, dovrò dire addio a uno di loro.

La storia viene raccontata in prima persona dalla protagonista, Addison, che di fronte al divorzio dei genitori deve decidere se restare nella sua città natale insieme alla madre o seguire il padre in un altra città. Niente di strano, se non fosse che Addie possiede poteri psichici e, come lei, amici, famigliari e tutte le persone che abitano all'interno del Perimetro, una sorta di area controllata di cui nessuno al di fuori conosce l'esistenza.
Addie usa allora il suo potere per indagare il suo futuro e scoprire dove porterà ciscuna delle due scelte...ognuna delle quali avrà risvolti inaspettati.

Dopo i primi capitoli introduttivi e un po' monotoni, nel momento in cui Addie dà il via all'Indagine veniamo catapultati in due scenari diversi: da una parte la vita all'interno del Perimetro e dall'altra il trasferimento insieme al padre nel mondo dei Normali (che sarebbero quelli senza poteri, cioè la maggior parte della popolazione terrestre).
I due possibili futuri hanno in realtà molti elementi in comune, continui rimandi tra l'uno e l'altro: uno degli elementi che mi è piaciuto di più!
Seguire l'alternarsi delle due realtà non sempre mi è venuto facile e, soprattutto quando riprendevo il libro dopo qualche ora, ero costretta un attimo a scorrere indietro le pagine per vedere in quale dei due scenari mi trovassi; in realtà credo che la soluzione di alternare un capitolo sul Perimetro a uno sui Normali e via dicendo fosse alla fine l'unica possibile. Definizioni, poste all'inizio di ogni capitolo, lo abbinano ad uno dei due possibili futuri e in molti casi introducono un elemento di cui si parlerà.

PARAlogizzare: v. trarre conclusioni assurde basandosi su delle ipotesi

NORMagiochi: s.m. riti di iniziazione nel Mondo Normale particolarmente esotici, un po' noiosi e, al tempo stesso, inspiegabilmente irresistibili

I personaggi mi sono piaciuti quasi tutti, soprattutto Trevor e Laila...molto meno Duke, ma è questione di gusti! Anche il personaggio di Addie mi è piaciuto molto e penso sia facile immedesimarsi in lei.
Lo stile è semplice e fresco e il libro si legge in pochissimo tempo: dovrebbe essere sulle 400 pagine ma non ne sono affatto sicura, anche perchè al Kindle stanno antipatici i numeri di pagina. Perchè nell'e-reader non ci sono scritte le pagine ma solo la percentuale o la posizione di lettura? Non è che quando qualcuno mi chiede a che punto sono rispondo "Sono al 3%" o "Sono appena arrivata alla posizione 2327!". A che numero di pagina dovrebbero corrispondere?

«Hai sentito cosa ti ho detto?» «Sì, ma non ti credo perchè è una vita che hai a che fare con me e il mio potere. In pratica non mi hai mai visto senza. La me senza potere è noiosa, piagnucolona e banale.» «Anche la te con il potere sta sempre a piagnucolare»

Cosa fareste di fronte ad una scelta se aveste la possibilità di sapere in anticipo come andrà in entrambi i casi? Personalmente, è un potere che mi piacerebbe avere: invece delle mie tipiche liste dei pro e dei contro userei quello...tipo, sempre.

VALUTAZIONE 
(3 papaveri e ½)

 

 

I Cento Colori del Blu, Amy Harmon

Titolo originale: A Different Blue
Data prima pubblicazione: 2013

Trama: Tutti a scuola conoscono Blue Echohawk. Abbandonata da sua madre quando aveva solo due anni, Blue non sa se quello sia il suo vero nome né quando sia davvero il suo compleanno. Ma ha imparato a fuggire il dolore con atteggiamenti da ribelle: indossa sempre vestiti attillatissimi e un trucco pesante. E soprattutto il sesso è il suo rifugio, un gioco per dimenticare tutto, per mettere sotto chiave le sue emozioni. A scuola poi è un caso disperato. Eppure il suo nuovo insegnante di storia, il giovane Darcy Wilson, non la pensa così: Darcy crede in lei, e sa che Blue ha bisogno di capire chi sia prima di trovare un posto nel mondo. E così la sprona a guardarsi dentro e a ripercorrere il passato, a scrivere la sua storia, a dar voce alle sue emozioni. Tra i due nasce una grande amicizia, e forse, a poco a poco, qualcosa di più: un sentimento forte, travolgente, a cui ciascuno dei due tenta in tutti i modi di resistere…

Segnatevi questo momento perchè non penso si ripeterà tanto presto: credo che il titolo italiano di questo libro sia migliore di quello originale. Evento senza precedenti su questi schermi.

Detto questo, I cento colori del blu è uno di quei libri con protagonisti dalle vite sofferte, che tuttavia si dimostrano forti nonostante la sfortuna e il dolore. A me questi libri non piacciono quasi mai. Probabilmente questo è indice del fatto che io sia una brutta persona. E allora perchè l'hai letto, chiederete voi. Semplicemente perchè di fronte a un libro non so resistere e perchè evito sempre di escluderne uno a priori solo perchè fino a quel punto non ne ho trovato nessuno che mi abbia colpito.
La storia di Blue all'inizio non mi prendeva proprio, Wilson non mi diceva niente e confesso che ero ad un passo dall'abbandonarlo.
Continuando a leggere un po' mi sono ricreduta. Ho apprezzato il percorso di crescita della protagonista e, da amante dell'arte, mi è piaciuto moltissimo come Blue esprimesse le sue emozioni attraverso la scultura del legno e non ho potuto non commuovermi in alcuni punti nella seconda parte del libro. 

 Però non mi mossi. E non parlai. Ascoltai e basta. Non so per quanto tempo. E mentre continuavo ad ascoltare, il mio cuore cominciò a provare un sentimento doloroso a cui non sapevo dare un nome.

Non dico che sia diventato il mio libro preferito di tutti i tempi, e non ho amato alla follia nè la storia nè i personaggi, ma non mi ha fatto neanche rimanere indifferente come credevo!

VALUTAZIONE
(2 papaveri e ½)

 

Il Primo Bacio a Parigi, Stephanie Perkins (Anna and the French Kiss #1)

Titolo originale: Anna and the French Kiss
Data prima pubblicazione: 2010

Trama: Anna è pronta a passare un ultimo anno di liceo indimenticabile insieme alla sua migliore amica e a un ragazzo che sta per diventare il suo ragazzo. Ma il padre ha deciso di regalarle un’esperienza altrettanto indimenticabile: un anno in una scuola internazionale a Parigi! Peccato che Anna non riesca a prenderla con altrettanto entusiasmo: non sa una parola di francese, si sente l’ultima arrivata e non riconosce neanche il cibo che trova a mensa. Per fortuna nei corridoi si scontra con quanto di più interessante la città possa offrirle: Étienne St. Clair. Occhi splendidi, capelli perfetti, un’innata gentilezza e un’irresistibile ironia: St. Clair ha proprio tutto… anche una fidanzata, purtroppo! Per quanto Anna cerchi di non infilarsi in una situazione complicata, Parigi non è proprio la città adatta per resistere a una cotta colossale… Un romanzo divertente, romantico, che scintilla di tutte le luci della Ville Lumière e di un amore inaspettato.

Anna viene spedita da Atlanta alla prestigiosa School Of America di Parigi: si ritrova così catapultata in un paese straniero, dove non conosce nessuno e non sa neanche la lingua. Fortunatamente troverà delle persone fantastiche ad accompagnarla in questa avventura e avrà modo di crescere insieme a loro.



Voglio andare a Parigi!! Fine pensieri su questo libro.
Mi sto scervellando per scrivere qualcosa di intelligente ma sono stata sopraffatta dalla dolcezza di questo libro e riesco solo a pensare a quanto sia carino. E che vorrei andare a Parigi, ovviamente.
Quando dico dolce non intendo però qualcosa di mieloso, da carie avanzata, ma qualcosa di più profondo: avete mai avuto un maglione preferito, uno caldo e avvolgente, magari un po' vecchio ma a cui siete irrimediabilmente affezionate? Ecco, il libro della Perkins mi fa l'effetto di quel maglione. Ok, forse il paragone non è particolarmente azzeccato e sto facendo una confusione megagalattica..
Riproviamoci. Il Primo Bacio a Parigi è una di quelle storie che ti entrano dentro, silenziosamente, ti fanno sentire a casa e ti riscaldano e ti ritrovi ad innamorartene così...in modo naturale, un po' come diceva Hazel Grace.

E per la prima volta da quando sono tornata a casa sono completamente felice. È strano. Casa. Ho desiderato tanto rivederla, solo per tornare e scoprire che non c'era più. Essere qui, in quella che tecnicamente è la mia abitazione, e scoprire che ora casa è da un'altra parte. Ma nemmeno questo è del tutto vero. Parigi mi manca, ma non è casa mia. Piuttosto...mi manca questo. Questo calore al telefono. È possibile che casa sia una persona e non un posto?

Parlando invece dei personaggi, io li vorrei tutti come amici...dal primo all'ultimo. In fondo questo secondo me è soprattutto un libro sull'amicizia. Anna, St. Clair, Meredith, Josh e Rashmi sono ragazzi normali, che non faccio fatica ad immaginarmi camminando per le strade di Parigi anche nella realtà, ma unici e speciali...un po' come siamo tutti. Probabilmente è anche questa facilità ad immedesimarsi nei personaggi uno dei molti pregi di questo libro.

Indossa gli stessi abiti di ieri, i jeans e una t-shirt sgangherata con su il profilo di Napoleone. Quando gli ho chiesto come mai quella maglietta, mi ha detto che Napoleone è il suo eroe. «Non perché fosse un tipo perbene, bada. Era uno stronzo. Ma era uno stronzo basso, come me.»

E comunque, voglio andare a Parigi.

VALUTAZIONE
(4 papaveri e ½)



The Selection, Kiera Cass (The Selection #1)

Titolo originale: The Selection
Data prima pubblicazione: 2012

Trama: Uno spettacolo sfavillante come un diamante. Una competizione feroce come la vita. Un gioco pericoloso come l'amore. Molti anni dopo la Quarta guerra mondiale, in un Paese lontano, devastato dalla miseria e dalla fame, l'erede al trono sceglie la propria moglie con un reality show. Spettacolare. Così, per trentacinque ragazze la Selezione diventa l'occasione di tutta una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di fatica e povertà. Di conquistare il cuore del bellissimo principe Maxon, e di sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America Singer è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa tra le mura di un palazzo che non conosce ed entrare a far parte di una gara crudele. In nome di una corona - e di un uomo - che non desidera. Niente e nessuno, infatti, potrà strapparle dal cuore il ragazzo che ama in gran segreto: il coraggioso e irrequieto Aspen, l'amico di sempre, che vorrebbe sposare più di ogni altra cosa al mondo. Poi, però, America incontra il principe Maxon, e la situazione si complica. Perché Maxon è tutto ciò che Aspen non sarà mai: affascinante, gentile, premuroso e immensamente ricco. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare?

*Elsa su Amazon: "Oh che bella cover, compriamo questo libro senza neanche leggere la trama!"*

VALUTAZIONE 
(1 papavero)
 

 

The Elite, Kiera Cass (The Selection #2)

Titolo originale: The Elite
Data prima pubblicazione: 2013

Trama: Trentacinque ragazze. Così era cominciata la Selezione. Un reality show che, per molte, rappresentava l'unica possibilità di trovare finalmente la via di uscita da un'esistenza di miseria. L'occasione di una vita. L'opportunità di sposare il principe Maxon e conquistare la corona. Ma ora, dopo le prime, durissime prove, a Palazzo sono rimaste soltanto sei aspiranti: l'Elite. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il suo cuore, infatti, è diviso tra l'amore per il regale e bellissimo Maxon e quello per il suo amico di sempre, Aspen, semplice guardia a Palazzo. E più America si avvicina al traguardo più è confusa. Maxon le sa regalare momenti di pura magia e romanticismo che la lasciano senza fiato. Con lui, America potrebbe vivere la favola che ha sempre desiderato. Ma è davvero ciò che vuole? Perché allora ogni volta che rivede Aspen si sente trascinare dalla nostalgia per la vita che avevano sognato insieme? America ha un disperato bisogno di tempo per riflettere. Mentre lei è tormentata dai dubbi, il resto dell'Elite però sa esattamente ciò che vuole e America rischia così di vedersi scivolare via dalle dita la possibilità di scegliere… Perché nel frattempo la Selezione continua, più feroce e spietata che mai.

Valutazione un po' più alta solo grazie alla scena di Marlee, probabilmente l'unica che ho seguito con partecipazione.

VALUTAZIONE
(2 papaveri)

 

The One, Kiera Cass (The Selection #3)

Titolo originale: The One
Data prima pubblicazione: 2014

Trama: La Selezione che ha cambiato per sempre la vita di trentacinque ragazze sta per concludersi. E l’emozione e la confusione del primo giorno, quando America Singer ha percorso la scalinata del Palazzo, sono ormai solo un ricordo. Di certo America non avrebbe mai immaginato di arrivare così vicino alla corona, o al cuore del principe Maxon. Eppure per lei non è stato facile. Divisa tra i suoi sentimenti per Aspen, guardia a Palazzo e suo primo amore, e la crescente attrazione per Maxon, ha dovuto lottare con tutta se stessa per essere dov’è ora. A un passo dalla fine della Selezione, America però non può più permettersi incertezze. Deve scegliere. Prima che qualcuno lo faccia per lei.

Letto perchè non ho alcun autocontrollo quando si tratta di libri e a questo punto volevo sapere come finiva.

 VALUTAZIONE
(1 papavero)


Io.Davvero.Non.So.Che.Dire.
Forse se avessi ancora 14 o 15 anni questi libri mi sarebbero anche piaciuti (ma probabilmente no visto che a quell'età leggevo i libri della Allende), ma sfortunatamente ne ho il doppio. Probabilmente li ho pure letti troppo di corsa (non so come, ho letto 3 libri in 2 giorni...della serie, non avevo proprio niente da fare). E probabilmente rimanere a leggere fino alle 3 del mattino non è un buon metodo per apprezzare un libro (o per ricordarselo).

Posso essere cattiva e dirvi sinceramente cosa ne penso?
Ecco, io l'ho trovato un libro sconclusionato, con molti elementi positivi sulla carta ma che sembrano essere stati buttati lì a caso e in malo modo.
Primo: l'ambientazione. Dovrebbe essere una saga distopica, ambientata in seguito alla Quarta Guerra Mondiale, in cui la società è divisa in otto caste rigidamente definite. Per esempio, ogni casta può fare solo determinati lavori: quindi se sei nato nella Quinta casta e non hai il minimo talento artistico o musicale, arrangiati. In generale mi è sembrato tutto un po' confusionario e il modo in cui si è arrivati a questa situazione viene giusto vagamente accennato.
Secondo: la protagonista. America partecipa alla Selezione non perchè interessata alla corona o al principe Maxon ma perchè...non ho ben capito perchè. Per dare i soldi alla famiglia, dato che ogni partecipante riceve una sorta di stipendio? Perchè il suo fidanzato segreto le ha detto di partecipare?
Una volta a Palazzo, America diventa l'indecisione in persona: un giorno si convince che vuole sposare Maxon, il giorno dopo afferma che con Aspen si sente a casa, il giorno dopo ancora Maxon fa il gentile e lei va in brodo di giuggiole, il successivo ce l'ha a morte con lui e pensa ad Aspen. Tutto questo per TRE libri.
Terzo: Aspen. Io non ho capito la metà delle azioni di questo individuo ma so per certo che per tutto il tempo mi è stato sulle scatole. Ad un certo punto ho iniziato a pensare fosse stato messo lì apposta per creare il triangolo.
Quarto: la Selezione. Mi sembrava di stare a Uomini e Donne. E sappiate che detesto quel programma. Che poi, questa selezione doveva essere veramente dura se le ragazze passavano la maggior parte del tempo nella sala delle donne a leggere, disegnare o guardare la tv...
Quinto: il principe Maxon. Il tronista di Uomini e Donne. Ho rischiato di lanciare l'e-reader fuori dalla finestra tutte le volte in cui, dopo le ennesime moine e frasi da batticuore nei confronti di America, me lo ritrovavo tutto cici ci ciu ciu con questa o quell'altra partecipante alla selezione.
Sesto: i ribelli. Potevano essere l'elemento che avrebbe reso questa saga davvero interessante e invece ho avuto la sensazione che siano stati messi a casaccio, in modo da dare luogo a situazioni potenzialmente pericolose in cui America potesse dimostrare il suo coraggio/senso della giustizia/altre qualità a caso.
Settimo: le ragazze dell'Elite. Meno male che c'erano loro a farmi divertire un po'! Mi sarebbe piaciuto che avessero più spazio così come speravo in un ruolo più attivo di Marlee.


Ce l'avete fatta ad arrivare fino alla fine? Se è così, grazie per aver letto anche questo mese le mie svarionate sui libri; so che stavolta sono stata un po' cattiva nelle mie opinioni ma mi consolo pensando che se a me un libro non è piaciuto ci sono invece tantissime altre persone che fortunatamente pensano il contrario!

Alla prossima!


Commenti

  1. Concordo con te sia su Bad Romeo che Anna and the French kiss. Sul primo non posso essere più d'accordo con quello che hai scritto infatti anche a me ha spiazzato negativamente.
    Discordo, invece, sull'opinione riguardo la saga The selection, a me con tutti i suoi difetti è piaciuta ma probabilmente è dovuto al fatto che a me uomini e donne piace e quindi ho trovato curiosa e carina la somiglianza delle dinamiche di questo regno con quelle del programma tv. XD
    Dicono che la saga "figlia", che inizia con The heir, sia meglio della prima, quindi magari puoi dargli un'altra opportunità!
    Degli altri romanzi mi ispira molto Reflections, e la tua riflessione sulla numerazione delle pagine degli e-reader mi ha fatta morire, perchè penso la stessa cosa anche io ogni volta che leggo un ebook! XD

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    Risposte
    1. A parte l'associazione con il programma televisivo l'ho trovato proprio disomogeneo come libro, però sono contenta che a te invece sia piaciuto! Magari più in là proverò a leggere The Heir! ^.^
      Davvero...la mancata numerazione delle pagine è un problema che mi perseguiterà finchè non si decideranno a fare qualcosa in merito. :D

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