American Gods, Neil Gaiman | Recensione


Buon lunedì!
Ce l'ho fatta, ce l'ho fatta! Finalmente sono riuscita a leggere American Gods!


Titolo: American Gods
Autrice: Neil Gaiman
Prima Pubblicazione: 2001
Edizione Italiana: Mondadori, 2003
Pagine: 532


Trama
Appena uscito dopo tre anni in carcere, Shadow fa conoscenza con un enigmatico Mister Wednesday che gli offre di lavorare per lui. Rimasto senza risorse né famiglia, Shadow finisce per accettare. Ma ci metterà ancora qualche tempo per capire chi sia davvero il suo boss: Odino, la somma divinità del pantheon nordico, arrivato in America con una nave di vichinghi e che ora tira a campare come può. Come lo slavo Chernobog, ridotto a vivere della pensione maturata negli anni di lavoro al macello di Chicago, come l'africano Anansi, come la celtica Easter e la mediterranea Bilquis che batte i marciapiedi di Hollywood, come tutte le divinità maggiori o minori, dimenticate in un mondo che venera altri dèi, più belli e nuovi. È per muovere battaglia contro di loro che Wednesday ha arruolato Shadow, e per reclutare i compagni di lotta i due si metteranno on the road attraversando in lungo e in largo l'America più profonda. Fino al giorno della battaglia finale, uno scontro di proporzioni epiche per conquistare l'anima stessa dell'America...




American Gods è un libro articolato, un grande affresco dell'America multiculturale e, contemporaneamente, una riflessione sull'umanità in generale e su quella che appare la necessità quasi inconscia di credere in qualcosa (che siano divinità tribali, il potere delle nuove tecnologie, singole persone, ecc).
Dato però che si parla di divinità, Gaiman riesce a infondere il suo racconto di un'atmosfera magica che si può ritrovare, non solo nei sogni di Shadow o in alcuni passaggi in cui gli dei si mostrano per quello che sono realmente, ma soprattutto, a mio parere, quando ci si imbatte nelle descrizioni del paesaggio e della natura degli Stati Uniti. Come se essa stessa fosse la più grande di tutte le divinità, probabilmente la più essenziale.

Dal punto di vista strutturale il libro è formato da più storie fittamente intrecciate tra loro: 
  • la storia principale, cioè la guerra tra nuove e vecchie divinità in cui Shadow si trova invischiato perché assoldato dal carismatico Wednesday/Odino come guardia del corpo.
  • l'intermezzo a Lakeside, una delle parti più statiche forse ma ricche di significati.
  • i mini-racconti di come gli dei sono stati portati in America da coloni, fuggitivi, o schiavi. 
  • A questi tre filoni principali io aggiungerei anche le vicende di Laura e alcune storie parallele che hanno come protagoniste divinità che non partecipano direttamente alla storia principale, come quella della dea Bilquis.

Per quanto riguarda i personaggi, sono tutti ben caratterizzati e interessanti, tutti con la loro storia da raccontare, ad eccezione degli dei nuovi, per via loro stessa natura.
Da appassionata di mitologia e simili, una volta finito il libro sono andata ovviamente a cercare tutte le divinità che compaiono nel libro: oltre a Odino ci sono altri importanti dei della mitologia norrena, facilmente riconoscibili sono state anche le divinità egizie e le figure della mitologia induista e irlandese, mentre non conoscevo le divinità appartenenti alla mitologia slava, africana e dei nativi d'America.

Se volete approfondire le tematiche e ritrovare alcuni dei personaggi di American Gods esistono altri libri ad esso collegati. Sono comunque letture indipendenti dal libro principale e tra loro.

- The Monarch of the Glen (inedito in Italia). Il protagonista del libro è Shadow. [Clicca qui per leggere la trama]
- Anansi Boys (it. I ragazzi di Anansi). Libro che ha come protagonista il signor Nancy/Anansi. [Clicca qui per leggere la trama]


Ed ora veniamo al motivo per cui finalmente sono riuscita a leggere tutto il libro: la serie tv!!
Che arriverà solo nel 2017 quindi teoricamente avevo ancora tempo per leggere il libro...



Questi sono alcuni degli attori che fanno parte del cast della serie; tra i principali mi sono dimenticata di Peter Stormare (vecchia conoscenza dei tempi di Prison Break) che interpreterà Chernoborg.




Pro: storia raccontata, descrizione dei paesaggi, personaggi ben caratterizzati
Contro: a volte si perdono un po' troppo nei dialoghi

* VALUTAZIONE *
Un libro da leggere per chi vuole immergersi nel caleidoscopio culturale degli Stati Uniti.

* PUNTEGGIO *
8,5/10



Commenti

  1. Oddio, c'è l'attore che interpreta Lincoln in the 100!

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    1. Ahahah un motivo in più per guardare la serie di American Gods ^_^

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  2. Complimenti per la recensione! :)
    Questo libro non mi ha fatto impazzire, ma io con Gaiman ho un po' questo problema: adoro le sue idee, ma il loro svolgimento mi lascia sempre un po' delusa. Però sono contenta che ti sia piaciuto :) e credo che darò una possibilità alla serie tv :)

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    1. Grazie <3
      Intendi come stile narrativo o proprio come imposta la storia? Diciamo che ci sono autori che apprezzo di più per quanto riguarda lo stile, però non ho trovato niente di particolare da ridire su Gaiman. Devo leggere almeno un altro suo libro e poi ti saprò dire meglio! :)

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  3. Adoro American Gods, e non vedo l'ora di vedere Wednesday nella serie tv!

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