La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, Ransom Riggs | Recensione



Buon pomeriggio cercatori di storie!
Eccomi con una nuova recensione!


Titolo: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine
(or.: Miss Peregrine's home for peculiar children)
Autore: Ransom Riggs
Serie: Miss Peregrine's Peculiar Children #1
Genere: fantasy
Prima Pubblicazione: 2011
Edizione Italiana: Rizzoli, 2011
Pagine: 383


Trama
Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che - protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo - si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?




E no. Non inizierò a chiamarlo Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali solo perchè, siccome il film tratto dal libro ha questo nome, la Rizzoli ha pensato bene di cambiare il titolo della nuova ristampa. Odio quando fanno queste cose. A meno che il primo non sia proprio un nome di m.. -scusate eh-, se si è presa la decisione di intitolarlo così che si persegua su quella strada e basta.
Capisco che il "bambini" nel titolo potrebbe non attirare orde di teenagers come il termine "ragazzi", ma in questo caso, quel "bambini" ha molto più senso di quanto si possa pensare.
E ora, se sopportate un piccolo spoiler (che spoiler non è...che tanto lo sappiamo tutti che il nonno non era un visionario e la casa per bambini speciali esiste davvero), vi spiego il perchè: evidenziate le righe sottostanti oppure andate oltre.
I bambini/ragazzi accuditi da Miss Peregrine vivono in una sorta di bolla temporale, cronologicamente fermi ad una data precisa. Loro giocano e studiano e vivono ogni giorno come se fosse diverso sebbene, dal punto di vista temporale, non lo sia, ma di fatto non crescono. Sono bambini nel corpo ma, per certi versi, anche nella mente. Da una parte, nei loro comportamenti e nelle attività quotidiane, sono ancora immersi nella fanciullezza, e dall'altra nel loro modo di parlare a volte si intravvede il peso di anni e anni: in bilico tra infanzia e vecchiaia, è come se avessero saltato l'intera giovinezza e l'età adulta. Ecco perchè per me sono, e dovevano restare anche nel titolo, bambini.

Lo ammetto, un po' sono rimasta condizionata dai trailer del film in arrivo e mi aspettavo decisamente un libro dai toni cupi e dark. Cosa che ho trovato nei primi capitoli e che poi ho perso nel momento in cui il protagonista, Jacob, è entrato in contatto con i Bambini Speciali.
Se c'era della magia (nel senso di atmosfera magica), io l'ho avvertita di rado.
Lasciando da parte le mie aspettative, la storia si legge che è un piacere. Non ci sono tempi morti, c'è il giusto equilibrio tra suspance e romanticismo (anche se di quest'ultimo avrei fatto a meno..chi ha letto il libro sa che ad un certo punto sembra di essere di fronte ad uno strano triangolo)...una storia originale raccontata bene.

Mi ritrovo spesso ad apprezzare i libri che, al loro interno, contengono qualcosa in più...che siano citazioni, titoli di canzoni ecc.: in questo caso, quel di più sono le foto (ho poi scoperto che sono foto d'archivio, di collezionisti privati, che l'autore ha ricercato) che compaiono in varie parti del libro. Ecco, a proposito di cose inquietanti: quelle lo sono.
Il finale de La casa per bambini speciali lascia tutto aperto e lascia anche intendere che il secondo volume sia, in qualche modo, più movimentato e avvincente del primo.




Pro:  storia originale, foto d'archivio che corredano il libro
Contro: mi aspettavo atmosfere più dark

* VALUTAZIONE *
Uno di quei libri che si collocano nel mezzo. Piacevole da leggere e scritto bene, ma che non mi ha colpito e appassionato come speravo. Comunque consigliato.

* PUNTEGGIO * 
7,3/10


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Commenti

  1. Il titolo originale del libro è bellissimo, non capisco perché sentano ogni volta l'esigenza di deformare i nomi. In ogni caso questo libro mi attira tantissimo ed entra subito in wishlist, anche se al momento ci sono così tanti libri che vorrei leggere che non saprei da quale cominciare.
    Comunque, ho scoperto ora il tuo blog e lo adoro. Mi piace tantissimo la scelta dei colori, il nome, la grafica pulita, e la struttura dei post. Ti seguo :)

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    1. A me infastidisce tantissimo quando fanno così, a volte poi si inventano i titoli più brutti e lontani da quello originale come il caso de "Il mio splendido migliore amico" che in inglese era Splintered. :o
      Grazie mille per i complimenti, sono davvero felice che ti piaccia! Benvenuta!! ^_^

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