Ti lascio ma restiamo amici, Molly McAdams | Recensione



Odio quando ci metto ore a scrivere una recensione e poi la cancello per sbaglio. Ovviamente ero anche piuttosto soddisfatta di quello che avevo scritto e non sono minimamente riuscita a riscriverla uguale.
Comunque, oggi vi parlo di un romance new adult ambientato al college. Sorvoliamo sul fatto che ogni tanto provo a leggere questo tipo di romanzi, per chiedermi ogni volta chi me lo ha fatto fare.
Davvero, non sapevo che pesci pigliare con la recensione: un po' avevo voglia di raccontarvi per filo e per segno il libro e un po' mi frenava il timore di essere troppo critica e potenzialmente offensiva.
Alla fine ho cercato di stare nel mezzo, quindi vi racconterò parecchio della trama ma terrò a freno i commenti più pungenti. Perchè, come probabilmente ormai avrete capito, a me questo libro non solo non è piaciuto e l'ho trovato inconsistente, ma in alcune parti mi è parso davvero ridicolo. Non vi dirò in quali parti, giudicate voi.
Se avete già letto il libro o non avete intenzione di farlo, avanti con la lettura!



Titolo: Ti lascio ma restiamo amici
(or.: Taking Chances)
Autrice: Molly McAdams
Serie: Taking Chances #1
Genere: contemporary romance, new adult
Prima Pubblicazione: 2012
Edizione Italiana: Newton Compton Editori, 2015
Pagine: 512


Trama
Harper si è appena iscritta all’Università ma il destino ha in serbo per lei una sorpresa. Anzi, due.

Il suo primo anno distante da casa si sta rivelando quasi perfetto, ma un fine settimana di passione bollente cambierà tutto. Harper ha diciotto anni ed è cresciuta sotto la rigida supervisione di suo padre, che ha fatto carriera nei Marines. Ora è pronta a vivere la vita a modo suo e a sperimentare cose di cui ha sempre e solo sentito parlare. All’università di San Diego, grazie alla sua nuova compagna di stanza, Harper viene introdotta in un mondo di feste, bei ragazzi, nuove emozioni. Si ritrova però con il cuore diviso a metà quando si scopre innamorata contemporaneamente di Brandon, il suo ragazzo, e del fratello della sua compagna di stanza, Chase. Nonostante provengano entrambi da storie difficili, tutti e due adorano Harper e farebbero pazzie per lei, compreso un passo indietro se questo potesse aiutarla a essere felice.




La protagonista del romanzo, Harper, è cresciuta quasi da eremita, con un padre (un marine a capo di una base di addestramento) rigido ed esigente, ma anche freddo e distaccato. La ragazza ha studiato a casa e sostanzialmente si è persa tutte quelle esperienze e relazioni sociali che di solito si fanno durante l'adolescenza. 


Mi ha fatto studiare in casa, quindi ogni giorno andavo a lavoro con lui [nello spaccio della base] e facevo i compiti nel suo ufficio. Non ci ho messo molto a imparare che era meglio non fare domande, se non capivo qualcosa. Perchè lui inarcava un sopracciglio, mi fissava, sospirava e si riconcentrava sul suo lavoro. Si aspettava che finissi i compiti prima degli addestramenti mattutini, in modo che potessi andarci anch'io con lui. Ma non diceva mai una parola. L'unico vero rapporto personale, in tutta la mia vita, l'ho avuto con i suoi marines.

Una vita di m...a, insomma.
Ma poi, questa studiava a casa...e chi gliele faceva le lezioni? Il padre che non parlava?
I soli amici di Harper sono quindi un branco di marines che, nel corso del libro, vengono definiti arrapati.

«Ho sempre trovato buffo che molti preferissero stare con me invece di svignarsela dalla base durante le uscite libere, ma credo che mi apprezzassero perchè non ero una di quelle ragazze che cercavano spudoratamente di attirare l'attenzione. Non che non desiderassero quel tipo di attenzione, ma a quanto pareva io rappresentavo un piacevole diverso rispetto alle donne con le quali si relazionavano di solito».

Già, davvero buffo.
Per lei sono come fratelli e, in particolare, ha un rapporto molto stretto con uno di loro, Jason Carter.

«Avevamo legato molto, e in fretta. Era il mio migliore amico: se mi trovavo alla base durante una libera uscita, lui era sempre tra quelli che preferivano stare con me invece che andare a caccia di donne con gli amici».

Sempre più buffo.
Vengono quindi introdotti questi personaggi per lasciarli perdere praticamente subito perchè Harper decide, giustamente, di andare in un college molto lontano, con l'obiettivo di darsi alla pazza gioia fare un po' di esperienze.
Lì incontra la sua compagna di stanza, Breanna, con cui aveva già comunicato via e-mail prima di trasferirsi. E infatti sono già amicissime. Come prima cosa, Breanna la invita ad una festa organizzata da suo fratello (anche lui iscritto allo stesso college) nella casa che condivide con altri studenti.
Ma prima boccia totalmente il look della sprovveduta Harper, la trucca e le fa mettere i suoi succinti vestiti, e le promette un giro di shopping sfrenato l'indomani. Shopping che -qui vado avanti un attimo- durerà 6 ore. 6 ORE. Cosa che io dopo un'ora non vedo l'ora di tornare a casa a leggermi un libro in santa pace. Cosa che probabilmente mi sarebbero venuti gli istinti omicidi nei confronti di compagna di stanza, cassiere e malcapitati vari.
E i soldi per tutte queste ore di shopping? Nessun problema perchè, si chiarirà anche più avanti, Harper ha un sacchissimo di soldi, risparmiati lavorando nello spaccio della base. Ma cosa vendevano in questo spaccio? E quanta gente ci andava a comprare?

Tornando alla festa, Harper capisce subito che non fa esattamente per lei, anche perchè continua ad andare a sbattere contro un tipo dagli occhi blu, incredibilmente sexy ma altrettanto strafottente. Lui si chiama Chase ed è, ovviamente, il già citato fratello di Breanna.
Ulteriore perplessità da parte mia quando Chase, mai visto e mai conosciuto, un po' ci prova con Harper, un po' fa l'offeso e un po' la prende in giro. Un personaggio più confuso di questo probabilmente non l'ho mai incontrato. Perchè tutti i personaggi maschili dei new adult devono soffrire di disturbo bipolare?
Harper gli risponde per le rime ma, noi lettrici attente, sappiamo che da ora in poi gli sbaverà sopra ogni volta che lo vedrà.

Il fatto di tramutarsi nel mio cane ogni volta che vede del cibo, non impedisce però ad Harper di venire colpita, qualche giorno dopo, anche da Brandon, il terzo vertice del nostro triangolo, un altro coinquilino di Chase che però non era presente al party. Brandon sembra subito interessato ad Harper (e con subito intendo istantaneamente) e le chiede di uscire. Con Chase che nel mentre lancia occhiate storte e fa facce strane.
Ah, non vi ho detto una cosa fondamentale, e cioè che Harper è stupendamente bella e tutti le cadono ai piedi.
Quindi esce con Brandon e, due pagine dopo, stanno insieme e passano il tempo a baciarsi e a sparare scempiaggini sulle rispettive fisionomie.


«Non ho mai visto occhi come i tuoi. Sono ipnotici». Lo rimproverai con lo sguardo, perciò lui continuò: «I miei sono un po' grigi, un po' marroni, un po' verdi. Dipende. Cambiano di continuo».


Nel frattempo anche il legame con Breanna si solidifica (e quello con Chase si fa sempre più strano), al punto che Harper viene accolta dai genitori dei due come se fosse di famiglia. Talmente di famiglia che ad un certo punto Harper passa improvvisamente da chiamare i genitori di Breanna e Chase per nome, a chiamarli mamma e papà. Così, di punto in bianco. Nella pagina prima erano Pinco e Pallina e nella pagina seguente leggiamo «mamma e papà mi hanno comprato degli stivali». Un cambiamento che ho trovato parecchio confuso, nonchè esilarante al tempo stesso.

Durante le feste natalizie, Harper e Chase si ritrovano da soli in casa e succede il fattaccio: vanno a letto insieme. Tra l'altro per Harper era la prima volta e nelle pagine precedenti era tutto uno sperticarsi in elogi nei confronti di Brandon che si tratteneva per rispetto nei suoi confronti.
Siccome probabilmente anche Harper si è accorta che Chase è un tantinello schizofrenico, decide però di continuare la storia con Brandon (che in quel momento era lontano, a casa dei genitori). Senza rivelargli il tradimento. Ma un po' di coscienza?
Tra l'altro Brandon è veramente un bravo ragazzo, sincero e affidabile, e ha sempre trattato Harper più che bene.
Seguono pagine e pagine in cui non succede niente, a parte la protagonista che pronuncia "ti amo" come se stesse distribuendo noccioline. Un po' a Brandon e un po' a Chase, con i due che ovviamente ricambiano. Perchè Chase intanto, da quando ha conosciuto Harper, si è trasformato da uomo da una donna a notte e quasi alcolizzato, in un asceta.
Non scendo nei particolari perchè per me niente di questo triangolo ha avuto senso fin dall'inizio. E non vi ho neanche detto che, prima del fattaccio, il triangolo è diventato un quadrilatero per un paio di capitoli. Così, giusto per movimentare le cose e aggiungere scene inutili, per poi dimenticarle dopo un paio di pagine e ritirarle fuori senza un motivo quando ce n'eravamo tutti dimenticati. Santa pazienza.

La protagonista ci mette poi un'infinità di tempo per capire quello che noi avevamo chiaro dalle due volte in cui ha fatto sesso con Chase senza precauzioni: è incinta. A quel punto io sghignazzavo come una matta. Lo so, probabilmente non era questo che l'autrice voleva ottenere.
Morale della favola: ad Harper tocca vuotare il sacco con Brandon e si lasciano. Non capisco perchè questa scena nel libro è solo accennata fugacemente in una riga e non è stata raccontata per bene e in modo esteso.
La protagonista qui ci mette altri tre secoli per informare Chase del fatto; prima lo dice a Breanna (che, mica scema, l'aveva già capito), poi ai genitori di lei (che l'avevano capito pure loro e sono super felici), persino al padre (di cui io mi ero pure dimenticat).
Alla fine tutta questa attesa per niente perchè Chase è felice pure lui e vissero felici e contenti (anche se Harper continua a dire che ama anche Brandon).
Per me poteva finire benissimo qui. E invece no, perchè siamo appena a metà di un libro di più di 500 pagine.
Arrivata intorno a pagina 250 non avevo più voglia di continuare perchè, in una storia che sembra conclusa a metà volume, cosa potrebbe succedere che rompa l'idillio? Tragedie e melodramma strappalacrime. Perchè cara Molly McAdams? Che bisogno c'era?
Non ho neanche la forza di raccontarvi cosa tutto succede nella seconda parte del libro e soprattutto l'assurdità di certe scelte a livello di continuità della trama e di logica, quindi mi fermo qui e chiudo con alcune considerazioni generali.

Il romanzo dal punto di vista stilistico non è scritto malissimo e, nonostante la mole, si legge tranquillamente. Ci sono un sacco di parti in cui la protagonista si fa seghe mentali, e diverse scene del tutto riempitive, ma almeno si lascia leggere sufficientemente bene. Quello che io contesto è tutto il resto. La trama, davvero, non ha nè capo nè coda. I personaggi sono caratterizzati male e, il più delle volte, non si capisce perchè fanno quello che fanno. Senza contare il fatto di apparire e scomparire senza una ragione di alcuni di essi, nel tentativo di creare dei colpi di scena che invece non stanno nè in cielo nè in terra. Per non parlare dell'empatia inesistente verso ognuno di loro. E il finale, per descrivere il quale non riesco neanche a trovare aggettivi.
Un romanzo senza sostanza, che non dice niente, in cui non sono riuscita a trovare neanche un piccolo, minuscolo, aspetto che lo rendesse minimamente interessante.

Voi avete letto questo libro? Cosa ve n'è parso?



 VALUTAZIONE
Un romanzo con una trama inconsistente e dei personaggi poco interessanti e mal caratterizzati.

* PUNTEGGIO *
5,9/10

 (punteggio minimo: 5 - punteggio massimo: 10)


Commenti

  1. Non ho letto il libro (e non ho nessuna intenzione di farlo, nemmeno dopo questa tua analisi che mi conferma il grande MA-ANCHE-NO), ma mia sorella sì e so cosa succede che rompe l'idillio... insomma due risate no, eh? Ahahahahahah XD

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    1. Ahahah un disastro questo libro proprio :$

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