Eccomi con il secondo post dedicato alle letture dell'ultimo mese e mezzo (!): se volete rispescare la prima parte cliccate qui!
Oggi vi parlo di:
Scarlet, Marissa Meyer
i primi due libri della trilogia Matched, Ally Condie
Non dirmi un'altra bugia, Monica Murphy
Finchè amore non ci separi, Anna Premoli
Scarlet, Marissa Meyer
Secondo
libro della serie delle Cronache Lunari. Dopo Cenerentola, qui viene
introdotta...ebbene sì, Cappuccetto Rosso...con lupo cattivo e nonna al
seguito. Il libro si apre proprio con le vicende di Scarlet, cosa che mi
ha lasciato un attimo perplessa: insomma, io volevo sapere di Cinder e
di cosa ne fosse stato di lei, di Kai e della Regina Levana! Nonostante
questo, non ci è voluto tanto perchè anche Scarlet conquistasse la mia
simpatia. Cinder poi ovviamente ricomapre e la storia si divide tra le due
protagoniste, in un crescendo di azione nella parte finale.
Matched, Ally Condie
Confesso,
mi piaceva la copertina: la ragazza dentro la bolla, quel verde, mi
hanno chiamato nel momento in cui ho messo piede in biblioteca. Su
questo libro ho sentimenti contrastanti e infatti mi sono dovuta
appuntare qualche nota appena finito di leggerlo.
Allora...ormai
avrete capito che spesso i libri non mi catturano fin dalle prime
pagine e ho bisogno di un po' di "rodaggio" per entrare veramente nella
storia. Questo non fa eccezione: non so, all'inizio mi infastidiva
proprio lo stile della narrazione e anche i protagonisti non mi dicevano
niente. Paradossalmente trovavo più interessanti le figure dei genitori
di Cassia tanto che avrei voluto saperne di più sulla loro storia, il
loro lavoro, ecc..
Il
romanzo inizia decisamente in sordina, lentamente e quasi in modo
noioso, per poi aumentare il ritmo e trascinarti letteralmente fino alla
sillaba finale.
Avrei dato meno spazio alla parte romance... - Ky di qua, Ky di là...abbiamo capito! - e avrei invece valorizzato la parte distopica che comunque, da amante del genere, ho apprezzato. Anche se non si capisce bene il ruolo delle cosiddette province esterne: com'è che le regole ferree delle altre province lì sembrano non aver attecchito?
Avrei dato meno spazio alla parte romance... - Ky di qua, Ky di là...abbiamo capito! - e avrei invece valorizzato la parte distopica che comunque, da amante del genere, ho apprezzato. Anche se non si capisce bene il ruolo delle cosiddette province esterne: com'è che le regole ferree delle altre province lì sembrano non aver attecchito?
Ho
decisamente adorato le parti dedicate alla poesia e al potere della
scrittura e del ricordo...sono i punti in cui il racconto si fa più
melodioso e pregnante...caratteristica che ho ritrovato anche in alcune
descrizioni della natura.
E osservo anche le mie mani, che si muovono seguendo forme inventate da me, parole mie. È difficile e ancora non mi riesce bene. Le imprimo sulla terra che lavoro, poi le calpesto, ci scavo buche, vi getto semi per vedere se cresceranno.
E...sono solo io o la storia ha diverse analogie filmiche?
Nonostante
tutti questi pregi, presa complessivamente, credo che la storia potesse
essere sviluppata e raccontata in modo diverso: i pensieri di Cassia ad
un certo punto sono quasi ossessivi e vengono a noia, alcune parti sono
decisamente troppo lente. Insomma, si poteva fare di meglio!
Non andartene docile in quella buona notte,
I vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
Infuria, infuria, contro il morire della luce.
I vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
Infuria, infuria, contro il morire della luce.
Benché i saggi conoscano alla fine che la tenebra è giusta
Perchè dalle loro parole non diramarono fulmini
Non se ne vanno docili in quella buona notte.
Perchè dalle loro parole non diramarono fulmini
Non se ne vanno docili in quella buona notte.
I probi, con l'ultima onda, gridando quanto splendide
Le loro deboli gesta danzerebbero in una verde baia,
S'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.
Le loro deboli gesta danzerebbero in una verde baia,
S'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.
Gli impulsivi che il sole presero al volo e cantarono,
Troppo tardi imparando d'averne afflitto il cammino,
Non se ne vanno docili in quella buona notte.
Troppo tardi imparando d'averne afflitto il cammino,
Non se ne vanno docili in quella buona notte.
Gli austeri, prossimi alla morte, con cieca vista accorgendosi
Che occhi spenti potevano brillare come meteore e gioire,
S'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.
Che occhi spenti potevano brillare come meteore e gioire,
S'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.
E tu, padre mio, là sulla triste altura maledicimi,
Benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce.
Benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce.
(Dylan Thomas)
Crossed, Ally Condie
Se
al primo capitolo ho dato tre papaveri, questo per me ne merita due. È
vero che raramente i capitoli successivi di una saga eguagliano il
primo.
Cosa
mi è piaciuto? L'ambientazione, le descrizioni dell'Intaglio: è un
libro molto "pittorico", se così si può dire. I paesaggi e la natura
vengono quasi dipinti, te li immagineresti bene su una tela; non a caso
uno degli oggetti simbolo nel libro è proprio la riproduzione di un
dipinto che Cassia porta con sè per parte del libro e che torna nei suoi
pensieri anche successivamente.
Se
uno dei temi chiave del primo libro, a mio parere, era la scrittura (e
la poesia), qui, pur non scomparendo quest'ultimo aspetto, trovo che si
dia maggiore rilevanza proprio alla pittura.
Mentre noi dormivamo, lui ha dipinto.
Pennellate rapide e leggere. Urgenza fatta colore.
Ha ricoperto il fondo della caverna con un fiume di stelle. Ha dipinto un mondo di rocce, alberi e colline.
Ha disegnato anche un fiume, di morte e vita, con le rive picchiettate di impronte e una toma contrassegnata da un pesce di pietra, le cui saglie non possono riflettere la luce.
Al centro, ha dipinto i suoi genitori.
Ha lavorato al buio, senza vedere. Le immagini si fondono, sfumando l'una nell'altra. In alcuni punti, i colori sono surreali. Un cielo verde, delle pietre blu. E io, una figura eretta in abito lungo.
Un abito rosso.
Per
quanto riguarda lo stile della narrazione, abbiamo in questo libro
l'alternanza dei punti di vista di Cassia e Ky, cosa che, se da un lato
ci fa scoprire meglio i due personaggi, dall'altro non mi piace per
niente e spezza la fluidità del racconto. Ma, vista la pesantezza del
punto di vista di Cassia nel libro precedente, forse è meglio così!
In generale, racconto molto lirico e pochissimo d'azione. E una tristezza di fondo che accompagna l'intera storia.
Non dirmi un'altra bugia, Monica Murphy
A proposito di punti di vista alternati...ho già detto che non mi piace questo stile narrativo?
Non
chiedetemi perchè ho letto questo romanzo...la storia non mi ha detto
niente e i protagonisti non ne parliamo..! Non sono neanche in grado di
elaborare qualche opinione più concreta!
Troppo cattiva?
Troppo cattiva?
VALUTAZIONE
Finché amore non ci separi, Anna Premoli
Credo che questo sia il penultimo romanzo della Premoli: si ritrova qui il solito schema, con il classico rapporto di amore-odio tra i protagonisti, attrazione magnetica, battute sagaci e divertenti.
Nonostante ciò mi è sembrato abbastanza al di sotto dei precedenti romanzi. Come mai non mi ha colpito come gli altri?
Innanzitutto per via dei personaggio maschile: Ryan è pieno di pregiudizi inutili e spesso troppo borioso per i miei gusti. Ma quello che proprio non mi è andato giù è la "faccenda universitaria", o meglio la sua assenza: i dissapori tra Amalia e Ryan risalgono infatti all'epoca di Yale e sarebbe stato bello, secondo me, assistere a qualche flashback o saperne un po' di più.
-ATTENZIONE SPOILER-
E poi...ci può stare che uno a 23 anni voglia una ragazza ma la allontani da vero cafone per sue fisime assurde...ma dai, che si ritrovi DIECI anni dopo a fare la stessa cosa? Boh.
-FINE SPOILER-
La trilogia di Ally Condie non credo proprio la leggerò, non mi dice nulla, mentre mi dispiace che Finché amore non ci separi non ti sia piaciuto e sia sottotono rispetto agli altri u.u
RispondiEliminaLa trilogia della Condie ha indubbiamente degli elementi positivi però a mio parere ne ha altrettanti negativi....peccato perchè era da tanto che la volevo leggere. Ho iniziato l'ultimo volume ma mi sono bloccata.
EliminaPer il libro della Premoli sarà che avevo ancora bene in mente quello che avevo letto prima, che mi è piaciuto un sacco, quindi il confronto è stato inevitabile! :P