Ciao a tutti!
Oggi non si parla di libri ma di film! Ancora una volta io e Giusy di A Girl of Winterfell abbiamo visto un film della nostra lunga lista: stavolta è toccato al fantasy-fiabesco italiano Il racconto dei racconti.
IL RACCONTO DEI RACCONTI
Regia: Matteo Garrone
Paese di Produzione: Italia, Regno Unito, Francia
Anno: 2015
Genere: fantastico
Durata: 125 min
Durata: 125 min
Attori principali: Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones
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Già la definizione "fantasy italiano" mette curiosità: non è una cosa di tutti i giorni che un regista italiano decida di affrontare questo genere...tant'è che il film è uscito prima in inglese che in italiano.
Il film è tratto dalla raccolta di racconti Lo cunto de li cunti, scritta nel XVII secolo da Giambattista Basile.
Cercherò di andare con ordine e spiegarvi per bene i vari aspetti e le mie impressioni.
Il film è suddiviso in tre episodi, ciascuno tratto da un racconto diverso, ambientati in tre reami vicini (suppongo che siano vicini visto che i sovrani partecipano a funerali/matrimoni/ecc.. nel reame degli altri). Gli episodi si alternano, secondo me, senza criterio e anche la supposta conoscenza tra i tre sovrani e la loro apparizione alle già citate celebrazioni altrui, non è abbastanza per dire che gli episodi si intrecciano tra loro. Si alternano, punto. Se c'erano dei riferimenti velati o dei collegamenti io non li ho colti. Sarebbe forse stato meglio far sì che un episodio si succedesse all'altro solo una volta concluso il precedente e probabilmente ciò avrebbe garantito un maggiore coinvolgimento dello spettatore, che in questo caso sarei io.
Sulla trama dei racconti non dirò molto, essendo tratti da un libro che non ho letto. Dirò solo che sono strani, come possono essere strane certe letture risalenti al Cinquecento/Seicento, e al tempo stesso profonde nel raccontare e interrogarsi sui lati oscuri dell'animo umano.
I protagonisti degli episodi raccontati nel film non sono decisamente degli eroi e per lo più si lasciano guidare dall'egoismo, quasi ciechi di fronte a sentimenti quali la compassione o l'amore: gli unici che si salvano per me sono i gemelli, il povero drago che povero non aveva fatto niente, e la pulce che era troppo dolce (anche se un po' schifosa).
I protagonisti degli episodi raccontati nel film non sono decisamente degli eroi e per lo più si lasciano guidare dall'egoismo, quasi ciechi di fronte a sentimenti quali la compassione o l'amore: gli unici che si salvano per me sono i gemelli, il povero drago che povero non aveva fatto niente, e la pulce che era troppo dolce (anche se un po' schifosa).
Ora lo dico senza tanti giri di parole: a me questo film non mi è piaciuto. Non mi è piaciuto com'è stato strutturato e com'è stato girato, e non mi è piaciuto come le storie sono state raccontate. Al di là del punto di cui ho parlato all'inizio, non ho sentito nessun coinvolgimento mentre guardavo il film. Avete presente quando leggete un libro e vi sembra che manchi l'anima, che si susseguano una serie di eventi, che magari farebbero pure riflettere, ma vi sembra che manchi un qualcosa di fondamentale?
Con Il racconto dei racconti è stato così.
Piccola parentesi sulle location del film, girato in stupendi castelli e palazzi storici dalla Toscana alla Sicilia (quello che ho subito riconosciuto è stato Castel del Monte...inconfondibile!).
Film visti: 8\100
Film visti: 8\100
Cliccate qui per leggere anche il post di Giusy!
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