Il colore della magia, Terry Pratchett | Recensione



Buongiorno!
Oggi torno con una nuova recensione! Ultimamente ho letto diversi libri che mi hanno lasciato abbastanza perplessa e non riuscivo a capire se mi fossero piaciuti o no.


Titolo: Il colore della magia
(or.: The colour of magic)
Autore: Terry Pratchett
Serie: Mondo Disco #1
Genere: fantasy
Prima Pubblicazione: 1983
Edizione Italiana: TEA, 1998
Pagine: 174


Trama
L'odissea del Mondo Disco e dei suoi bizzarri abitanti. In un remoto angolo dell'universo orbita uno strano pianeta tutto piatto, sorretto da quattro magici elefanti, dove vivono le più svariate specie di abitanti e le cui uniche leggi sono quelle dell'incantesimo e della stregoneria.




Il Colore della Magia è il primo libro di una serie composta da circa quaranta libri, che seguono diverse linee narrative e sono divisi in differenti cicli. Il ciclo di Scuotivento, di cui fa parte questo libro, segue appunto le avventure del mago Scuotivento e del turista Duefiori. A fare da sfondo è l'ambientazione del Mondo Disco: un mondo piatto, sorretto da quattro giganteschi elefanti, che stanno sul dorso di una tartaruga.

Mondo Disco offre dei paesaggi e una geografia decisamente strambi, così come bizzarri e antieroici sono i personaggi che popolano questa terra, a cominciare dai due protagonisti. Scuotivento è un mago fallito: non si è mai diplomato all'Accademia della Magia, praticamente non sa fare neanche gli incantesimi più semplici, mentre un incantesimo potentissimo e terribile gli si è ficcato a forza nella mente. Duefiori  è invece un ingenuo turista, a cui Scuotevento (suo malgrado) deve fare da scorta, tirandolo fuori da una valanga situazioni assurde e pericolose in cui l'ometto sembra cacciarsi senza neanche accorgersene. Duefiori è inoltre accompagnato dal suo Bagaglio che, oltre a custodire i suo effetti personali e il suo danaro, cammina su delle piccole zampette...e morde.
L'unicità di questo libro risiede appunto nei suoi personaggi, che sono quanto di più lontano ci possa essere dallo stereotipo della narrativa fantasy, e nel mondo immaginario in cui si svolgono le vicende e che scopriamo man mano che i due protagonisti ne percorrono le terre.
Scuotivento e Duefiori, il primo con la sua ironia e il suo voler star lontano dai guai e l'altro con il suo spirito totalmente naïf, per cui pare non rendersi neanche conto dei pericoli che ha di fronte, sono una coppia ben congeniata che riserva diversi momenti di divertimento.
Sicuramente il punto di forza del libro.

"Pittoresco", decise dopo un'attenta osservazione dello scenario che aveva ispirato Duefiori a usare quel termine, voleva dire un paesaggio orrendamente ripido. "Strano", se usato per descrivere i villaggi di tanto in tanto attraversati, voleva dire malattie e rovina. Duefiori era un turista, il primo mai visto nel Mondo Disco. "Turista", aveva concluso Scuotivento, voleva dire "idiota".

Il rovescio della medaglia, il motivo per il quale non sono riuscita ad apprezzare pienamente questo libro, è invece la sua struttura narrativa: le vicende si svolgono in modo frammentario e mi hanno dato l'impressione di essere tanti piccoli pezzi, tante mini-storie, messi l'uno dietro l'altro senza nessuna continuità narrativa, se non quella di avere gli stessi protagonisti. Spesso e volentieri, una volta finita "un'avventura" mi sono ritrovata catapultata senza cognizione di causa in un altro luogo, in cui altri personaggi stavano facendo qualcosa, e nel quale solo dopo sarebbero comparsi Scuotivento e Duefiori.
Esempio. Scuotivento e Duefiori scampano all'ennesima situazione potenzialmente mortale // il paragrafo successivo si apre con personaggi sconosciuti che fanno cose di cui non capisco il senso in un luogo X del Mondo Disco che finora non è stato nominato // ritrovo finalmente i personaggi principali in un luogo diverso sia da quello in cui li avevo lasciati e a volte pure dal luogo X // Scuotivento e Duefiori arrivano nel luogo X e tutto quello che ho letto in precedenza acquista un senso.
Però che fatica.
Se persino il mio esempio vi è sembrato confuso è perchè lo sono stata per tutta la lettura del libro. Come vi ho detto, andando avanti nella lettura le cose comunque si capiscono, però intanto ci sono parecchi momenti in cui si brancola nel buio.


Quindi sì, il libro è sicuramente originale e mi sono piaciuti tutti i suoi personaggi e vorrei anche sapere cosa succede dopo (Il colore della magia termina con un cliffhanger che più cliffhanger non si può), ma non credo che continuerò la lettura della saga perchè è stata davvero una faticaccia riuscire a seguire i voli pindarici dell'autore.
Su internet ho anche letto pareri entusiasti riguardo i libri della serie quindi, non so, sono solo io che ho fatto fatica a seguirlo?

Nota a margine sull'edizione: io ho preso il libro dalla biblioteca e -non so come siano le vostre biblioteche ma quelle vicino a casa mia se hanno edizioni nuove è un miracolo- l'edizione era quella del 1998. Successivamente sono state fatte altre ristampe e l'ultima -spero di non dire scemenze- risale appena all'anno scorso.


Proambientazione bizzarra e originale, personaggi interessanti e fuori dagli schemi
Contro: vicende si susseguono senza soluzione di continuità

* VALUTAZIONE *
Un libro interessante e originale, ma che ho trovato difficile da leggere e da seguire

* PUNTEGGIO *
6,9/10

 (punteggio minimo: 5 - punteggio massimo: 10)



Commenti

  1. Devo essere sincera non è il mio genere di libri però mi hai incuriosito ..
    Complimenti per il tuo blog e la grafica molto fine ..
    Ciao Veronica

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    Risposte
    1. È un libro particolare ma, da quanto ho capito, abbastanza famoso (almeno nei paesi anglosassoni). Grazie mille per i complimenti :)

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