Buon pomeriggio lettori!
Volete sapere la cosa divertente? Quando scrivo una nuova recensione di solito copio l'html di quella precedente per questioni di formattazione; siccome sono un disastro con le introduzioni le lascio quasi sempre alla fine e, ovviamente poi me ne dimentico! Quindi se trovate due o più post con l'introduzione identica o un post di luglio in cui vi parlo della neve non pensate male!
Demon's Night è il primo libro di una serie dedicata ad un gruppo di guerrieri immortali costretti per punizione dagli dei (greci?) ad ospitare dentro di sè un demone.
Il tredicesimo libro è atteso in lingua originale per questa estate.
Questo primo capitolo ha come protagonisti Maddox, che custodisce Violenza, e Ashlyn, che ha il potere di sentire le conversazioni avvenute nel luogo in cui si trova. Mentre si trova per lavoro a Budapest, Ashley viene a conoscenza che in una fortezza sulla collina vive un gruppo di uomini che potrebbero aiutarla a non farle sentire più le voci, così decide di recarvisi.
Stavolta inizierò dall'ambientazione....ahahah scherzavo: la storia potrebbe essere ambientata in qualunque altra città che non farebbe alcuna differenza dato che Budapest (dev'essere una città così bella, perchè non prendersi qualche riga per descriverla?) viene nominata un paio di volte ma, per il resto, il tutto si svolge quasi interamente dentro la fortezza in cui vivono i guerrieri.
La trama e il suo sviluppo non è certamente delle più originali e si attiene allo schema del genere paranormal romance: creatura sovrannaturale incontra tizia (spesso umana, ma potrebbe anche non esserlo), attrazione immediata, si innamorano dopo due secondi, scene di sesso, punto cruciale nella narrazione, conclusione e vissero felici e contenti. La parte centrale a volte può anche cambiare (i due protagonisti magari all'inizio di odiano) ma resta comunque la parte dell'attrazione.
Non sto facendo spoiler; lo sappiamo tutti che lo schema il più delle volte è questo.
Come ho avuto modo di dire anche per quanto riguarda il genere rosa, quello che fa elevare un libro al di sopra di una trama tutto sommato banale e ripetitiva, sono soprattutto il modo in cui viene raccontata e i personaggi. Il paranormal romance ha poi un vantaggio in più rispetto al romance normale: l'elemento soprannaturale, che permette di arricchire la storia con una buona trama fantasy e costruire una vicenda intrigante parallela alla storia d'amore.
La presenza e l'utilizzo che se ne fa di questi elementi, distingue un ottimo romanzo (come lo sono quelli della serie de La Confraternita del Pugnale Nero, per citarne una) da uno piatto e inconsistente.
Il tredicesimo libro è atteso in lingua originale per questa estate.
Questo primo capitolo ha come protagonisti Maddox, che custodisce Violenza, e Ashlyn, che ha il potere di sentire le conversazioni avvenute nel luogo in cui si trova. Mentre si trova per lavoro a Budapest, Ashley viene a conoscenza che in una fortezza sulla collina vive un gruppo di uomini che potrebbero aiutarla a non farle sentire più le voci, così decide di recarvisi.
Stavolta inizierò dall'ambientazione....ahahah scherzavo: la storia potrebbe essere ambientata in qualunque altra città che non farebbe alcuna differenza dato che Budapest (dev'essere una città così bella, perchè non prendersi qualche riga per descriverla?) viene nominata un paio di volte ma, per il resto, il tutto si svolge quasi interamente dentro la fortezza in cui vivono i guerrieri.
La trama e il suo sviluppo non è certamente delle più originali e si attiene allo schema del genere paranormal romance: creatura sovrannaturale incontra tizia (spesso umana, ma potrebbe anche non esserlo), attrazione immediata, si innamorano dopo due secondi, scene di sesso, punto cruciale nella narrazione, conclusione e vissero felici e contenti. La parte centrale a volte può anche cambiare (i due protagonisti magari all'inizio di odiano) ma resta comunque la parte dell'attrazione.
Non sto facendo spoiler; lo sappiamo tutti che lo schema il più delle volte è questo.
Come ho avuto modo di dire anche per quanto riguarda il genere rosa, quello che fa elevare un libro al di sopra di una trama tutto sommato banale e ripetitiva, sono soprattutto il modo in cui viene raccontata e i personaggi. Il paranormal romance ha poi un vantaggio in più rispetto al romance normale: l'elemento soprannaturale, che permette di arricchire la storia con una buona trama fantasy e costruire una vicenda intrigante parallela alla storia d'amore.
La presenza e l'utilizzo che se ne fa di questi elementi, distingue un ottimo romanzo (come lo sono quelli della serie de La Confraternita del Pugnale Nero, per citarne una) da uno piatto e inconsistente.
A mio parere Demon's Night appartiene alla seconda categoria.
La storia "altra" da quella d'amore è in realtà uno dei pochi elementi che ho apprezzato. La storia è questa: Pandora viene incaricata dagli dei di custodire il vaso che contiene tutti i mali del mondo, gli altri guerrieri, invidiosi che il compito non fosse stato affidato a loro ma addirittura a una donna, decidono di giocarle un brutto tiro e aprono il suddetto vaso (che ha un nome ma è impronunciabile e inscrivibile, quindi continuerò a chiamarlo Vaso), da cui escono Malattia, Morte, Disastro, Violenza ecc. Gli dei per punire i guerrieri impongono loro di custodire i demoni dentro di loro. Per sempre, essendo i guerrieri immortali. Interessante è anche la peculiarità che ogni guerriero ha in relazione al proprio demone: Aeron/Ira punisce solo i colpevoli, Torin/Malattia non può entrare in contatto con nessun umano per non far scoppiare una pestilenza, e via dicendo. Certo, questo implica anche che, per esempio, Maddox/Violenza passi le prime 50 pagine a cantilenare Uccidiuccidiuccidi o Distruggidistruggidistruggi, cosa che sono ancora indecisa se definire irritante o esilarante.
Per quanto riguarda la storia d'amore, non vorrei parlarvene perchè in alcuni punti mi ha fatto venire voglia di cavarmi gli occhi, ma solo per voi mi immolerò nel richiamare alla mente tutta la nullità di cui sono stata testimone pagina dopo pagina. Lei, Ashlyn, si rende conto che vicino a lui, Maddox, non sente più le voci, così decide di seguirlo e possibilmente staegli appiccicata perchè viene irresistibilmente attratta da questo sconosciuto che, io vorrei che fosse chiaro, non si dimostra per niente amichevole all'inizio. L'attrazione è talmente forte che le mani di Ashlyn si muovono da sole protendendosi a toccare il guerriero; no, sul serio, ci sono alcuni passaggi in cui la ragazza si accorge che la sua mano si è protesa senza che lei se ne accorgesse. Neanche due capitoli dopo, la nostra protagonista ci informa di essersi innamorata di Maddox. Che è, ricordiamolo, non è solo uno che ha conosciuto due secondi prima ma pure uno che ha imparato da tre minuti a controllare un minimo Violenza e a smettere di andare in giro ad ammazzare chiunque gli rubasse la merenda o gli stesse semplicemente antipatico...ma anche simpatico...cioè, Violenza mica si perde in queste sottigliezze. A peggiorare tutto ciò i loro dialoghi sono quanto di più zuccheroso ci possa essere: ancora un po' dei loro scambi di battute a base di "mia/mio" e "tua/tuo" e avrei utilizzato il libro in modi più costruttivi. Tipo farci le barchette di carta.
Ho trovato i personaggi del libro piuttosto piatti e statici e la contrapposizione tra guerriero e demone non adeguatamente sfruttata.
Anche lo stile non mi ha colpito positivamente e mi è parso scarno e asciutto, anche nelle parti che teoricamente avrebbero dovuto suscitare una qualche partecipazione emotiva. La verità è che Demon's Night non mi ha lasciato niente, ma in compenso si legge velocemente e con facilità.
Un appunto finale sul titolo italiano: che senso ha sostituire il titolo inglese con uno anch'esso in inglese?
Ho voluto fare un secondo tentativo con la Showalter, di cui avevo letto solo un racconto breve (tra l'altro legato a questa saga) che non mi aveva convinto. Per niente. Purtroppo le impressioni che avevo avuto in quell'occasione sono state confermate anche leggendo qualcosa di più esteso.
La storia "altra" da quella d'amore è in realtà uno dei pochi elementi che ho apprezzato. La storia è questa: Pandora viene incaricata dagli dei di custodire il vaso che contiene tutti i mali del mondo, gli altri guerrieri, invidiosi che il compito non fosse stato affidato a loro ma addirittura a una donna, decidono di giocarle un brutto tiro e aprono il suddetto vaso (che ha un nome ma è impronunciabile e inscrivibile, quindi continuerò a chiamarlo Vaso), da cui escono Malattia, Morte, Disastro, Violenza ecc. Gli dei per punire i guerrieri impongono loro di custodire i demoni dentro di loro. Per sempre, essendo i guerrieri immortali. Interessante è anche la peculiarità che ogni guerriero ha in relazione al proprio demone: Aeron/Ira punisce solo i colpevoli, Torin/Malattia non può entrare in contatto con nessun umano per non far scoppiare una pestilenza, e via dicendo. Certo, questo implica anche che, per esempio, Maddox/Violenza passi le prime 50 pagine a cantilenare Uccidiuccidiuccidi o Distruggidistruggidistruggi, cosa che sono ancora indecisa se definire irritante o esilarante.
Per quanto riguarda la storia d'amore, non vorrei parlarvene perchè in alcuni punti mi ha fatto venire voglia di cavarmi gli occhi, ma solo per voi mi immolerò nel richiamare alla mente tutta la nullità di cui sono stata testimone pagina dopo pagina. Lei, Ashlyn, si rende conto che vicino a lui, Maddox, non sente più le voci, così decide di seguirlo e possibilmente staegli appiccicata perchè viene irresistibilmente attratta da questo sconosciuto che, io vorrei che fosse chiaro, non si dimostra per niente amichevole all'inizio. L'attrazione è talmente forte che le mani di Ashlyn si muovono da sole protendendosi a toccare il guerriero; no, sul serio, ci sono alcuni passaggi in cui la ragazza si accorge che la sua mano si è protesa senza che lei se ne accorgesse. Neanche due capitoli dopo, la nostra protagonista ci informa di essersi innamorata di Maddox. Che è, ricordiamolo, non è solo uno che ha conosciuto due secondi prima ma pure uno che ha imparato da tre minuti a controllare un minimo Violenza e a smettere di andare in giro ad ammazzare chiunque gli rubasse la merenda o gli stesse semplicemente antipatico...ma anche simpatico...cioè, Violenza mica si perde in queste sottigliezze. A peggiorare tutto ciò i loro dialoghi sono quanto di più zuccheroso ci possa essere: ancora un po' dei loro scambi di battute a base di "mia/mio" e "tua/tuo" e avrei utilizzato il libro in modi più costruttivi. Tipo farci le barchette di carta.
Ho trovato i personaggi del libro piuttosto piatti e statici e la contrapposizione tra guerriero e demone non adeguatamente sfruttata.
Anche lo stile non mi ha colpito positivamente e mi è parso scarno e asciutto, anche nelle parti che teoricamente avrebbero dovuto suscitare una qualche partecipazione emotiva. La verità è che Demon's Night non mi ha lasciato niente, ma in compenso si legge velocemente e con facilità.
Un appunto finale sul titolo italiano: che senso ha sostituire il titolo inglese con uno anch'esso in inglese?
Ho voluto fare un secondo tentativo con la Showalter, di cui avevo letto solo un racconto breve (tra l'altro legato a questa saga) che non mi aveva convinto. Per niente. Purtroppo le impressioni che avevo avuto in quell'occasione sono state confermate anche leggendo qualcosa di più esteso.
Ciao Elsa! Ti dirò, anche io spesso copio e incollo l'html, soprattutto quello delle rubriche, ahahahahah XD Comunque, a me la Showalter piace parecchio, però questo primo libro di serie non mi è piaicuto moltissimo... ricordo meglio il secondo a dir la verità. Poi ho perso interesse in generale, anche se c'erano due personaggi che mi intrigavano (Paris e quello con i guanti che non poteva toccare nessuno, di cui non ricordo il nome >-<). Chissà che prima o poi non la riprenda in mano ^^
RispondiEliminaCiao!! :) Sii quello con i guanti è Torin e ha incuriosito molto anche me però, a meno che non salti libri e legga solo quelli dei personaggi che mi interessano, difficilmente continuerò la serie. Mah chissà...dipende dalla mia curiosità! ^_^
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