Buon pomeriggio!
Chissà perchè per gran parte del mese me la prendo comoda con il blog, pubblicando un giorno sì e venti no, e poi nell'ultima settimana mi ritrovo con mille post da pubblicare.
Questo per dirvi che questa settimana sarà all'insegna dell'anarchia e inizio infatti con una bella(?) recensione!
Chissà perchè per gran parte del mese me la prendo comoda con il blog, pubblicando un giorno sì e venti no, e poi nell'ultima settimana mi ritrovo con mille post da pubblicare.
Questo per dirvi che questa settimana sarà all'insegna dell'anarchia e inizio infatti con una bella(?) recensione!
Quando ho letto per la prima volta la trama di Deathdate, il primo aggettivo che mi è venuto in mente è stato originale. Il romanzo è ambientato in un mondo in cui nazioni come gli Stati Uniti hanno introdotto la datazione di morte obbligatoria: ognuno sa esattamente quando morirà.
Quanto può cambiare il comportamento di una persona e la sua visione delle cose, sapendo da subito quanti anni vivrà? Mentre leggevo il libro me lo sono chiesta e, onestamente, non ho saputo trovare una risposta definitiva.
Denton Little, il nostro protagonista, è un prematuro: morirà cioè prima dei ventuno anni. Ma il giorno prima della sua data di morte iniziano ad accadere delle cose strane e Denton si ritroverà a far luce su alcuni aspetti della sua vita, in una corsa contro il tempo.
Quanto può cambiare il comportamento di una persona e la sua visione delle cose, sapendo da subito quanti anni vivrà? Mentre leggevo il libro me lo sono chiesta e, onestamente, non ho saputo trovare una risposta definitiva.
Denton Little, il nostro protagonista, è un prematuro: morirà cioè prima dei ventuno anni. Ma il giorno prima della sua data di morte iniziano ad accadere delle cose strane e Denton si ritroverà a far luce su alcuni aspetti della sua vita, in una corsa contro il tempo.
Oltre a raccontare una storia originale, Deathdate è un romanzo che trova nei personaggi il suo punto di forza: Denton è un ragazzo genuino, divertente, ironico e auto-ironico, che è proprio difficile non prendere in simpatia. Per non parlare del migliore amico Paolo che è...bè, Paolo è Paolo.
La storia è ricca di rivelazioni e colpi di scena, nonchè di scene spassose ed esilaranti. Scorre che è un piacere, anche grazie alla narrazione al presente in cui il protagonista stesso racconta gli eventi nel momento in cui accadono, rendendo il lettore ancora più partecipe ed enfatizzando l'atmosfera leggera e frizzante dell'intero romanzo. L'uso del tempo presente non è sempre una buona soluzione ma qui ha decisamente un suo perchè, e funziona.
Aveva divertito parecchio pure me, poi Paolo, uno spasso!
RispondiEliminaAhahah Paolo è un mito! Ogni tanto ridevo da sola! ^_^
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