Coraline, Neil Gaiman | Recensione



Titolo: Coraline
Autore: Neil Gaiman
Prima Pubblicazione: 2002
Edizione Italiana: Mondadori, 2004
Pagine: 184


Trama
In casa di Coraline ci sono tredici porte che permettono di entrare e uscire da stanze e corridoi, e poi ce n'è una, la quattordicesima, che dà su un muro di mattoni. Oltre quel muro dovrebbe esserci un appartamento vuoto, ma... Sarà vero?
Perché un giorno Coraline scopre che dietro la porta si apre un corridoio scuro, e alla fine del corridoio c'è una casa identica alla sua, e nella cucina della casa vive una donna uguale a sua madre. Quasi uguale, anzi, perché al posto degli occhi ha due lucidi bottoni, attaccati con ago e filo. Amorosa e attenta, l'altra madre le chiede di diventare sua figlia: in cambio avrà tutto ciò che desidera e anche di più. Ma Coraline, bambina saggia e intrepida, capisce subito di essere finita in una ragnatela fatta di nebbia e tenebra. E sa che toccherà a lei sconfiggere il buio e liberare i prigionieri dell'altra madre...




Quando mi appresto a leggere un libro da cui è stato tratto un film o una serie che ho amato, va spesso a finire che rimango delusa (e viceversa, dal libro al film).

Di Coraline ho visto e rivisto mille volte (e adorato) il film di Henry Selick e, leggendo il libro, ho ritrovato con piacere la stessa storia e gli stessi dettagli, meno quella magia che il film è riuscito a creare.
Coraline si rivolge principalmente ad un pubblico molto giovane, con uno stile semplice e chiaro, in cui dialoghi e descrizioni si bilanciano equamente. La storia la sapete tutti, penso: Coraline, esplorando la nuova casa, si trova di fronte ad una porta che inizialmente sembra condurre solo ad un muro di mattoni. Un giorno però Coraline scopre che dà su un corridoio scuro e si ritrova in una casa identica alla propria, in cui la aspettano la sua Altra madre e il suo Altro padre.

Come lo stile, anche la storia in sè è semplice e facile da seguire, con pochi personaggi e un'ambientazione che si riduce ad un unico scenario. Un piccolo romanzo, di neanche 200 pagine, che si legge piacevolmente e si distingue per l'originalità della storia.

I personaggi migliori sono, a mio parere, i vicini di casa della bambina che,  di per sè già alquanto bizzarri, in quest'altra dimensione assumono una connotazione più spaventosa e disturbante, come del resto tutto il resto.

Come vi dicevo però, anche se il romanzo appare particolarmente fedele al film (o meglio, il contrario), non sono riuscita a ritrovare e ad apprezzare quell'atmosfera surreale e dark che invece caratterizza la riproduzione cinematografica. 


* PUNTEGGIO *
8,4/10

 (punteggio minimo: 5 - punteggio massimo: 10)



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