Buon pomeriggio lettori!
Ultima recensione del mese! Ancora un romanzo rosa, ma stavolta della scrittrice italiana Anna Premoli. I suoi libri sono gli unici che so per certo mi piaceranno sempre, all'interno di un genere che sapete non mi fa impazzire (vogliamo parlare del fatto che ultimamente mi ritrovo sommersa, mio malgrado, proprio da libri di genere rosa e simili?).
Vi lascio come sempre ai dati del libro e, subito dopo, la mia recensione!
L'importanza di chiamarti amore riprende l'ambientazione e i personaggi di L'amore non è mai una cosa semplice (che mi è piaciuto talmente tanto da non riuscire neanche a scriverci una recensione), focalizzandosi su Giada, collega di Università e amica di Lavinia, protagonista appunto del libro precedente.
In L'amore non è mai una cosa semplice il personaggio di Giada non mi stava granchè simpatico e non mi aveva colpito particolarmente: per questo, pur avendo acquistato il romanzo appena uscito perchè la Premoli è sempre la Premoli, ci ho messo diverso tempo a decidermi ad iniziarlo.
Giada è un personaggio complesso, con un'apparenza cinica e scontrosa e una personalità che emerge e si fa apprezzare per le sue qualità a poco a poco. Entrando dentro la sua testa e comprendendone pensieri e motivazioni, mi è risultata decisamente più simpatica e addirittura, per molti versi, vicina a me come persona. Ma, alla fine, uno dei tanti pregi dei personaggi femminili di Anna Premoli è proprio il fatto che si possa ritrovare un pezzetto di noi in ognuno di loro.
Ariberto, invece, prosegue la scia di personaggi maschili sui generis iniziata con Seb. La stessa autrice ha definito Ariberto come "uno dei personaggi maschili più dolci che abbia mai creato". Molto lontani dagli uomini dei suoi primi romanzi, sono una piacevole novità di questi ultimissimi libri.
Per quanto riguarda lo stile, la storia è raccontata in prima persona da Giada, al presente, scelta che sul momento mi ha un po' spiazzata ma che è servita per rendere il racconto più immediato. I numerosi dialoghi contribuiscono a non stancare e a rendere la lettura scorrevolissima.
In conclusione, L'importanza di chiamarti amore, così come il suo compagno, perde forse in brio e divertimento, ma guadagna in una maggiore profondità dei personaggi e sicuramente in un maggior impatto emotivo sul lettore.
Giada è un personaggio complesso, con un'apparenza cinica e scontrosa e una personalità che emerge e si fa apprezzare per le sue qualità a poco a poco. Entrando dentro la sua testa e comprendendone pensieri e motivazioni, mi è risultata decisamente più simpatica e addirittura, per molti versi, vicina a me come persona. Ma, alla fine, uno dei tanti pregi dei personaggi femminili di Anna Premoli è proprio il fatto che si possa ritrovare un pezzetto di noi in ognuno di loro.
Ariberto, invece, prosegue la scia di personaggi maschili sui generis iniziata con Seb. La stessa autrice ha definito Ariberto come "uno dei personaggi maschili più dolci che abbia mai creato". Molto lontani dagli uomini dei suoi primi romanzi, sono una piacevole novità di questi ultimissimi libri.
Per quanto riguarda lo stile, la storia è raccontata in prima persona da Giada, al presente, scelta che sul momento mi ha un po' spiazzata ma che è servita per rendere il racconto più immediato. I numerosi dialoghi contribuiscono a non stancare e a rendere la lettura scorrevolissima.
In conclusione, L'importanza di chiamarti amore, così come il suo compagno, perde forse in brio e divertimento, ma guadagna in una maggiore profondità dei personaggi e sicuramente in un maggior impatto emotivo sul lettore.
Ciao! Anche io non amo i romanzi rosa, ma la Premoli è l'unica scrittrice che mi ispira pur non avendo ancora letto nessuno dei suoi libri. Forse perché ne ho sentito sempre parlare benissimo, chissà.. Comunque rimedierò presto e inizierò a leggere qualcosina.
RispondiEliminaHo appena scoperto il tuo blog, molto carino, e mi sono iscritta ai lettori fissi. Se ti va di dare un'occhiatina al mio angolino, ti lascio il link: https://capitolozeroblog.blogspot.it/
A presto!
Ciao! La Premoli è l'unica autrice rosa su cui vado sul sicuro. Anche Kasie West e Morgan Matson mi piacciono; se non le hai mai lette e ti piacciono anche le storie young adult, ti consiglio i loro libri!
EliminaPasso a ricambiare volentieri! :)