Buongiorno!
Oggi vi parlo de I disastri del cuore, una novella scritta da Kylie Scott e arrivata in Italia lunedì. Io l'ho letta in inglese però, come nel caso degli altri libri letti in lingua ma già tradotti anche da noi, vi lascerò le info dell'edizione italiana.
Oggi vi parlo de I disastri del cuore, una novella scritta da Kylie Scott e arrivata in Italia lunedì. Io l'ho letta in inglese però, come nel caso degli altri libri letti in lingua ma già tradotti anche da noi, vi lascerò le info dell'edizione italiana.
Quando mi trovo di fronte a racconti e storie che si sviluppano in poche pagine, presto sempre un occhio in più perché ho la convinzione che scrivere qualcosa di breve non sia per forza di cose più facile che buttare giù un romanzo di 200 o 300 pagine.
Se in quest'ultimo caso si dovrebbe stare attenti a catturare il lettore e mantenerne viva l'attenzione con una storia interessante e con personaggi che abbiano qualcosa da dire, senza trascurare la coerenza narrativa; nel caso di novelle e racconti il punto, secondo me, sta invece nel fare tutte queste cose in un tot di pagine limitatissimo. Come si fa a catturare il lettore o a delineare come si deve i personaggi, se si hanno a disposizione al massimo un centinaio di pagine?
Kylie Scott, che avevo apprezzato con la serie Stage Dive (pubblicata da noi sempre dalla Newton Compton), dimostra ne I disastri del cuore di saper fare tutto ciò.
La trama è molto semplice, l'ambientazione limitata e i personaggi che compaiono lungo la narrazione sono in tutto cinque o sei. Il tutto è però bilanciato e sviluppato in modo chiaro ed esauriente, regalandoci una storia brevissima ma che non ha niente da invidiare agli altri suoi romanzi.
La protagonista femminile, Violet, ha un personalità ben delineata ed uno stile particolare e definito; dopo alcune esperienze lavorative e sentimentali fallimentari, ha deciso di mettere la testa a posto: ha trovato un lavoro che adora e non vuole finire in un'altra relazione deleteria. Il protagonista maschile, Alex, è anch'esso delineato abbastanza bene, anche se inizialmente ho fatto un po' di fatica a scoprirne la personalità.
Il lato negativo è, però, che forse 60 pagine sono davvero troppo poche per affezionarsi ai personaggi.
Il libro contiene poi, secondo me, ottimo materiale per un vero e proprio romanzo, che riprenda anche le storie dei fratelli di Alex. Non l'ho ancora letta, ma so che una serie della Scott dovrebbe essere ambientata in un bar quindi, chissà, magari alcuni elementi sono confluiti lì.
Nonostante le dimensioni ridotte, non mancano le scene piccanti tipiche di questa autrice e il suo stile narrativo diretto e senza fronzoli.
Capitolo cover. Quando ho visto per la prima volta la copertina de I Disastri del Cuore, vi giuro, ho pensato che fosse una provvisoria. E invece no. Lo stile è quello degli altri libri, il che in sé andrebbe anche bene ma, oltre a non trovare queste cover per niente accattivanti, ogni volta sto a chiedermi che c'entrino con il libro in questione.
La trama è molto semplice, l'ambientazione limitata e i personaggi che compaiono lungo la narrazione sono in tutto cinque o sei. Il tutto è però bilanciato e sviluppato in modo chiaro ed esauriente, regalandoci una storia brevissima ma che non ha niente da invidiare agli altri suoi romanzi.
La protagonista femminile, Violet, ha un personalità ben delineata ed uno stile particolare e definito; dopo alcune esperienze lavorative e sentimentali fallimentari, ha deciso di mettere la testa a posto: ha trovato un lavoro che adora e non vuole finire in un'altra relazione deleteria. Il protagonista maschile, Alex, è anch'esso delineato abbastanza bene, anche se inizialmente ho fatto un po' di fatica a scoprirne la personalità.
Il lato negativo è, però, che forse 60 pagine sono davvero troppo poche per affezionarsi ai personaggi.
Il libro contiene poi, secondo me, ottimo materiale per un vero e proprio romanzo, che riprenda anche le storie dei fratelli di Alex. Non l'ho ancora letta, ma so che una serie della Scott dovrebbe essere ambientata in un bar quindi, chissà, magari alcuni elementi sono confluiti lì.
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