Ciao a tutti!
Oggi vi parlo, come avete visto dal titolo, del primo volume della serie Blood of Eden di Julie Kagawa, che ho letto grazie al Gruppo di Lettura organizzato da Giusy di Divoratori di Libri. La serie, manco a dirlo, è stata interrotta dopo questo primo libro, ma io ce l'avevo in wishlist da tempo.
A proposito di wishlist, in questi giorni ho cercato di sfoltirla un po' (ritrovandomi alla fine con più libri di quelli che c'erano prima) e sto modificando la pagina dedicata qui sul blog. Ho pensato che le immagini delle cover potevano andar bene quando i libri erano pochi -ma quando mai? sono sempre stati miliardi-, ma quando si tratta di centinaia di libri diventa confusionario. Quindi sto sostituendo la cover con la semplice indicazione di titolo e autore: sto inserendo i libri ad uno ad uno, perciò ho il sospetto che ci metterò un po' di tempo.
E niente, ora la finisco di cianciare e vi lascio alla recensione!
Oggi vi parlo, come avete visto dal titolo, del primo volume della serie Blood of Eden di Julie Kagawa, che ho letto grazie al Gruppo di Lettura organizzato da Giusy di Divoratori di Libri. La serie, manco a dirlo, è stata interrotta dopo questo primo libro, ma io ce l'avevo in wishlist da tempo.
A proposito di wishlist, in questi giorni ho cercato di sfoltirla un po' (ritrovandomi alla fine con più libri di quelli che c'erano prima) e sto modificando la pagina dedicata qui sul blog. Ho pensato che le immagini delle cover potevano andar bene quando i libri erano pochi -ma quando mai? sono sempre stati miliardi-, ma quando si tratta di centinaia di libri diventa confusionario. Quindi sto sostituendo la cover con la semplice indicazione di titolo e autore: sto inserendo i libri ad uno ad uno, perciò ho il sospetto che ci metterò un po' di tempo.
E niente, ora la finisco di cianciare e vi lascio alla recensione!
Immortal Rules è l'esempio di come un libro oggettivamente ben scritto, senza buchi di trama, con personaggi coerenti e piuttosto realistici, possa non piacere (o quasi).
Siamo in una Terra post-apocalittica: una terribile epidemia ha decimato gran parte della popolazione e sopravvivono solo poche città, governate dai vampiri. Questi ultimi controllano quindi la popolazione terrestre che, in cambio di una relativa sicurezza e soprattutto protezione dai mostruosi Idrofobi che pullulano fuori dalla città, sono schedati e chiamati periodicamente a "donare" il sangue.
Allison, la protagonista del romanzo, si è rifiutata di registrarsi e vive quindi rubando e nascondendosi ai controlli dei vampiri, insieme ad un piccolo gruppo.
Finché non si trova di fronte ad una scelta: morire o diventare lei stessa un vampiro.
Devo dire che i primi capitoli mi sono piaciuti molto. Allison è un personaggio realistico e concreto, sicuramente indurito dalla vita che conduce ma allo stesso tempo in grado di conservare una bontà di fondo e un altruismo che non ho trovato in nessuno degli altri personaggi.
Le parti in cui compaiono gli idrofobi sono ansiogene al punto giusto e, in seguito, anche le parti in cui Allison impara cosa significa essere un vampiro sono abbastanza coinvolgenti.
Purtroppo il resto del libro non mi è piaciuto altrettanto e, da un certo punto in poi, seguiamo Allison in quello che è sostanzialmente un lunghissimo e continuo camminare, apparentemente senza meta. L'incontro con Jeb e Zeke, a capo di un gruppo di umani che cercano la fantomatica città di Eden, che si dice essere libera dai vampiri, così come gli incontri fortuiti con altri personaggi, non riescono a rompere del tutto la monotonia della storia.
Il tema della cura, che era stato introdotto nei primi capitoli, sembra sparire per un bel pezzo e viene ripreso solo molto dopo, in quello che doveva essere un colpo di scena.
Parlando dei personaggi, gli unici che davvero mi sono sembrati interessanti sono stati Jackal e Kanin, che compaiono però per poche pagine. Ok, è il primo libro di una serie e si spera avranno più spazio in seguito.
Parliamo allora di Jeb e Zeke. Quest'ultimo è un personaggio troppo perfetto per i miei gusti e, in definitiva, l'ho trovato noiosissimo. Jeb, d'altra parte, poteva davvero riservare delle sorprese ma così non è stato; si è preferito invece relegarlo nello stereotipo del fanatico violento (ma neanche tanto) che più o meno si ravvede alla fine. Tra l'altro protagonista del colpo di scena/non colpo di scena.
Allison alla fine è quella che si salva ma, nonostante razionalmente sia un buon personaggio, emotivamente non mi ha trasmesso niente.
E questo è praticamente il tema della mia recensione: Immortal Rules è un libro che si fa leggere e che ha tutta una serie di pregi (la protagonista, l'ambientazione...per certi versi, anche la storia in sè), ma che a livello di emozioni e sensazioni non è riuscito a prendermi (ad eccezione, come ho detto, dei primi capitoli). Il punteggio che vedete qua sotto è relativamente alto (sarebbero quasi 4 stelline, nel conteggio da 1 a 5) perché ho appunto dato punteggi abbastanza alti a categorie come ambientazione e trama, mentre quasi il minimo per quanto riguarda coinvolgimento e impressioni personali.
Siamo in una Terra post-apocalittica: una terribile epidemia ha decimato gran parte della popolazione e sopravvivono solo poche città, governate dai vampiri. Questi ultimi controllano quindi la popolazione terrestre che, in cambio di una relativa sicurezza e soprattutto protezione dai mostruosi Idrofobi che pullulano fuori dalla città, sono schedati e chiamati periodicamente a "donare" il sangue.
Allison, la protagonista del romanzo, si è rifiutata di registrarsi e vive quindi rubando e nascondendosi ai controlli dei vampiri, insieme ad un piccolo gruppo.
Finché non si trova di fronte ad una scelta: morire o diventare lei stessa un vampiro.
Devo dire che i primi capitoli mi sono piaciuti molto. Allison è un personaggio realistico e concreto, sicuramente indurito dalla vita che conduce ma allo stesso tempo in grado di conservare una bontà di fondo e un altruismo che non ho trovato in nessuno degli altri personaggi.
Le parti in cui compaiono gli idrofobi sono ansiogene al punto giusto e, in seguito, anche le parti in cui Allison impara cosa significa essere un vampiro sono abbastanza coinvolgenti.
Purtroppo il resto del libro non mi è piaciuto altrettanto e, da un certo punto in poi, seguiamo Allison in quello che è sostanzialmente un lunghissimo e continuo camminare, apparentemente senza meta. L'incontro con Jeb e Zeke, a capo di un gruppo di umani che cercano la fantomatica città di Eden, che si dice essere libera dai vampiri, così come gli incontri fortuiti con altri personaggi, non riescono a rompere del tutto la monotonia della storia.
Il tema della cura, che era stato introdotto nei primi capitoli, sembra sparire per un bel pezzo e viene ripreso solo molto dopo, in quello che doveva essere un colpo di scena.
Parlando dei personaggi, gli unici che davvero mi sono sembrati interessanti sono stati Jackal e Kanin, che compaiono però per poche pagine. Ok, è il primo libro di una serie e si spera avranno più spazio in seguito.
Parliamo allora di Jeb e Zeke. Quest'ultimo è un personaggio troppo perfetto per i miei gusti e, in definitiva, l'ho trovato noiosissimo. Jeb, d'altra parte, poteva davvero riservare delle sorprese ma così non è stato; si è preferito invece relegarlo nello stereotipo del fanatico violento (ma neanche tanto) che più o meno si ravvede alla fine. Tra l'altro protagonista del colpo di scena/non colpo di scena.
Allison alla fine è quella che si salva ma, nonostante razionalmente sia un buon personaggio, emotivamente non mi ha trasmesso niente.
E questo è praticamente il tema della mia recensione: Immortal Rules è un libro che si fa leggere e che ha tutta una serie di pregi (la protagonista, l'ambientazione...per certi versi, anche la storia in sè), ma che a livello di emozioni e sensazioni non è riuscito a prendermi (ad eccezione, come ho detto, dei primi capitoli). Il punteggio che vedete qua sotto è relativamente alto (sarebbero quasi 4 stelline, nel conteggio da 1 a 5) perché ho appunto dato punteggi abbastanza alti a categorie come ambientazione e trama, mentre quasi il minimo per quanto riguarda coinvolgimento e impressioni personali.
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libri da recensire sul blog. Grazie! -
Mi spiace che non ti abbia coinvolto più di tanto!
RispondiEliminaGià, peccato! Il lato positivo è che ho un libro in meno in wishlist (la mia ossesione di questi giorni)! ^_^
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