Buongiorno a tutti!
Come vi ho accennato negli scorsi post, questo mese ho tantissimi libri di cui parlarvi!
Inizio con La battaglia delle tre corone di Kendare Blake, libro che avevo adocchiato già in lingua inglese e che è uscito il 2 Novembre per Newton Compton Editori.
Della Blake avevo già letto Anna vestita di sangue (primo volume di una duologia per ora interrotta in Italia, QUI la mia recensione) ed ero molto curiosa di leggere questa sua nuova storia che si preannunciava intrigante e dalle atmosfere dark.
Come vi ho accennato negli scorsi post, questo mese ho tantissimi libri di cui parlarvi!
Inizio con La battaglia delle tre corone di Kendare Blake, libro che avevo adocchiato già in lingua inglese e che è uscito il 2 Novembre per Newton Compton Editori.
Della Blake avevo già letto Anna vestita di sangue (primo volume di una duologia per ora interrotta in Italia, QUI la mia recensione) ed ero molto curiosa di leggere questa sua nuova storia che si preannunciava intrigante e dalle atmosfere dark.
La battaglia delle tre corone è un libro per molti versi singolare e che si discosta parecchio dai soliti fantasy young adult. Purtroppo è anche un romanzo che mi ha lasciato molte perplessità, sia a livello di trama che (soprattutto) a livello di costruzione.
Il romanzo è ambientato nell'isola di Fennbirn, un luogo sperduto in cui sopravvive ancora la magia; sul Continente solo pochissime famiglie ne conoscono l'esistenza. Le protagoniste del libro sono infatti tre sorelle gemelle, di cui solo una diventerà regina. E lo farà uccidendo le altre. A questo scopo le tre ragazze sono state separate in tenera età, allevate da alcune famiglie affidatarie e allenate nei loro poteri. Katharine è un'avvelenatrice, sa preparare e distinguere ogni tipo di veleno e ha sviluppato una resistenza ad essi; Arsinoe è una naturalista; Mirabella è un elementalista, governa infatti gli elementi.
Attorno ad esse si dipana tutta una rete di intrighi e lotte per il potere poiché, ovviamente, chi controlla la regina, di fatto detta legge nell'isola. A complicare le cose c'è poi il fatto che le tre sorelle non sono così potenti come dovrebbero, solo una di loro ha infatti sviluppato pienamente i propri poteri.
La battaglia delle tre corone è piuttosto complesso, pieno zeppo di personaggi e si svolge in differenti luoghi.
Non so se sia dipeso da me o proprio dal libro, ma ci ho messo parecchio a rendermi conto della geografia del luogo. Credo che nei fantasy l'ambientazione sia uno degli elementi più importanti (e non solo nei fantasy) ed è fondamentale far capire ai lettori dove sono. Io fino a circa metà libro non avevo minimamente capito che le tre protagoniste vivessero sulla stessa isola.
Se avessi visto da subito questa mappa le cose sarebbero state sicuramente più facili!
La narrazione si svolge alternando capitoli, scritti in terza persona, dedicati ad ognuna delle tre sorelle. Un ping pong che ho trovato un po' fastidioso: non facevo in tempo ad entrare pienamente nella vicenda raccontata, che il capitolo finiva e mi ritrovavo sbalzata da un'altra parte dell'isola e con personaggi e dinamiche differenti. Il tutto è poi raccontato al presente in terza persona, il che non fa che rendere pesante un libro nella cui prima metà non succede praticamente niente.
Si può dire che la prima metà del libro serve ad inquadrare i vari personaggi (e per capire che vivono nella stessa isola ma in punti differenti). Gran parte del libro è in realtà costruito sull'attesa del fatidico Anno dell'Ascensione, il periodo nel quale le tre Regine dovranno di fatto tentare di uccidersi l'un l'altra. Tutta la storia è infatti scandita temporalmente dai rituali e dalle cerimonie che vedono protagoniste le tre fanciulle in vista di questa data.
Il lettore respira questo clima di attesa e di aspettativa finché, nell'ultima parte del libro, le cose si fanno un più movimentate e le protagoniste, che fino a quel momento erano rimaste abbastanza passive e in preda agli eventi e alle azioni altrui, si danno una mossa. Gli ultimi capitoli sono la parte migliore del libro, quelli in cui finalmente accade qualcosa di rilievo e ci si ritrova davvero incollati alle pagine. Non manca il colpo di scena finale che mi ha spiazzato non poco e che fa venire voglia di prendere in mano subito il volume successivo!
Momento pignoleria: una cosa che mi ha lasciato perplessa è il personaggio di Jules che viene quasi a sostituirsi, come importanza, a quello di Arsinoe, di cui è una specie di protettrice/guardia del corpo. Non ho capito questa scelta e ne sono rimasta da subito un po' confusa.
Non mi esprimo invece sui personaggi maschili, che mi stanno tutti più o meno antipatici (uno in particolare lo prenderei a schiaffi) e che mi hanno dato più l'impressione di pedine usate quando serviva movimentare un po' la situazione, più che di personaggi con un carattere definito.
La battaglia delle corone è un romanzo che ha tanti lati positivi: una storia originale, un'atmosfera dark e misteriosa nello stile di quest'autrice, e soprattutto dei personaggi molto lontani da altri romanzi del genere, in cui di solito la protagonista è coraggiosa e generosa e deve sempre salvare qualcuno o qualcosa. Qui, più che altro, le protagoniste devono tentare di salvare loro stesse.
Se vi aspettate delle eroine senza macchia e senza paura, ne La battaglia delle tre corone non ne troverete. Non troverete personaggi totalmente buoni o totalmente cattivi, ma delle figure sfaccettate, spesso con più ombre che luci.
Nonostante ciò, ho trovato diverse cose che non mi sono piaciute. Gli ultimi capitoli e il finale salvano un romanzo nel complesso lento, anche se comunque affascinante. Ho incontrato poi alcune perplessità per quanto riguarda alcuni personaggi e alcune soluzioni narrative.
Le cose che però mi hanno dato più fastidio e che mi hanno in parte impedito di godermi appieno la lettura riguardano soprattutto la struttura del racconto: il tempo verbale e il modo in cui si è scelto di suddividere i capitoli. Personalmente, mi piace che la narrazione dia un senso di uniformità; ci sono delle soluzioni per far sì che sia così, anche quando i personaggi sono tanti e si passa dall'uno all'altro. L'autrice in questo caso, decidendo di suddividere il libro in tanti capitoli (di per sé brevi), ognuno ambientato in un luogo differente e con personaggi diversi dal precedente, mi ha dato un'idea di frammentarietà che mi ha impedito di entrare pienamente in una storia che invece, organizzata in modo differente, avrei letto tutto d'un fiato.
Il romanzo è ambientato nell'isola di Fennbirn, un luogo sperduto in cui sopravvive ancora la magia; sul Continente solo pochissime famiglie ne conoscono l'esistenza. Le protagoniste del libro sono infatti tre sorelle gemelle, di cui solo una diventerà regina. E lo farà uccidendo le altre. A questo scopo le tre ragazze sono state separate in tenera età, allevate da alcune famiglie affidatarie e allenate nei loro poteri. Katharine è un'avvelenatrice, sa preparare e distinguere ogni tipo di veleno e ha sviluppato una resistenza ad essi; Arsinoe è una naturalista; Mirabella è un elementalista, governa infatti gli elementi.
Attorno ad esse si dipana tutta una rete di intrighi e lotte per il potere poiché, ovviamente, chi controlla la regina, di fatto detta legge nell'isola. A complicare le cose c'è poi il fatto che le tre sorelle non sono così potenti come dovrebbero, solo una di loro ha infatti sviluppato pienamente i propri poteri.
La battaglia delle tre corone è piuttosto complesso, pieno zeppo di personaggi e si svolge in differenti luoghi.
Non so se sia dipeso da me o proprio dal libro, ma ci ho messo parecchio a rendermi conto della geografia del luogo. Credo che nei fantasy l'ambientazione sia uno degli elementi più importanti (e non solo nei fantasy) ed è fondamentale far capire ai lettori dove sono. Io fino a circa metà libro non avevo minimamente capito che le tre protagoniste vivessero sulla stessa isola.
Se avessi visto da subito questa mappa le cose sarebbero state sicuramente più facili!
(realizzata da Virginia Allyn) |
La narrazione si svolge alternando capitoli, scritti in terza persona, dedicati ad ognuna delle tre sorelle. Un ping pong che ho trovato un po' fastidioso: non facevo in tempo ad entrare pienamente nella vicenda raccontata, che il capitolo finiva e mi ritrovavo sbalzata da un'altra parte dell'isola e con personaggi e dinamiche differenti. Il tutto è poi raccontato al presente in terza persona, il che non fa che rendere pesante un libro nella cui prima metà non succede praticamente niente.
Si può dire che la prima metà del libro serve ad inquadrare i vari personaggi (e per capire che vivono nella stessa isola ma in punti differenti). Gran parte del libro è in realtà costruito sull'attesa del fatidico Anno dell'Ascensione, il periodo nel quale le tre Regine dovranno di fatto tentare di uccidersi l'un l'altra. Tutta la storia è infatti scandita temporalmente dai rituali e dalle cerimonie che vedono protagoniste le tre fanciulle in vista di questa data.
Il lettore respira questo clima di attesa e di aspettativa finché, nell'ultima parte del libro, le cose si fanno un più movimentate e le protagoniste, che fino a quel momento erano rimaste abbastanza passive e in preda agli eventi e alle azioni altrui, si danno una mossa. Gli ultimi capitoli sono la parte migliore del libro, quelli in cui finalmente accade qualcosa di rilievo e ci si ritrova davvero incollati alle pagine. Non manca il colpo di scena finale che mi ha spiazzato non poco e che fa venire voglia di prendere in mano subito il volume successivo!
Momento pignoleria: una cosa che mi ha lasciato perplessa è il personaggio di Jules che viene quasi a sostituirsi, come importanza, a quello di Arsinoe, di cui è una specie di protettrice/guardia del corpo. Non ho capito questa scelta e ne sono rimasta da subito un po' confusa.
Non mi esprimo invece sui personaggi maschili, che mi stanno tutti più o meno antipatici (uno in particolare lo prenderei a schiaffi) e che mi hanno dato più l'impressione di pedine usate quando serviva movimentare un po' la situazione, più che di personaggi con un carattere definito.
La battaglia delle corone è un romanzo che ha tanti lati positivi: una storia originale, un'atmosfera dark e misteriosa nello stile di quest'autrice, e soprattutto dei personaggi molto lontani da altri romanzi del genere, in cui di solito la protagonista è coraggiosa e generosa e deve sempre salvare qualcuno o qualcosa. Qui, più che altro, le protagoniste devono tentare di salvare loro stesse.
Se vi aspettate delle eroine senza macchia e senza paura, ne La battaglia delle tre corone non ne troverete. Non troverete personaggi totalmente buoni o totalmente cattivi, ma delle figure sfaccettate, spesso con più ombre che luci.
Nonostante ciò, ho trovato diverse cose che non mi sono piaciute. Gli ultimi capitoli e il finale salvano un romanzo nel complesso lento, anche se comunque affascinante. Ho incontrato poi alcune perplessità per quanto riguarda alcuni personaggi e alcune soluzioni narrative.
Le cose che però mi hanno dato più fastidio e che mi hanno in parte impedito di godermi appieno la lettura riguardano soprattutto la struttura del racconto: il tempo verbale e il modo in cui si è scelto di suddividere i capitoli. Personalmente, mi piace che la narrazione dia un senso di uniformità; ci sono delle soluzioni per far sì che sia così, anche quando i personaggi sono tanti e si passa dall'uno all'altro. L'autrice in questo caso, decidendo di suddividere il libro in tanti capitoli (di per sé brevi), ognuno ambientato in un luogo differente e con personaggi diversi dal precedente, mi ha dato un'idea di frammentarietà che mi ha impedito di entrare pienamente in una storia che invece, organizzata in modo differente, avrei letto tutto d'un fiato.
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libri da recensire sul blog. Grazie! -
uhm, mi spiace non ti abbia convinto del tutto e mi sa che i difetti che hai trovato potrebbero dare fastidio anche a me..però sono comunque curiosa di leggerlo!
RispondiEliminaQuello che mi ha disturbato è stata proprio l'esecuzione, però la storia è particolare e originale. Poi l'autrice ha uno stile dark che mi piace molto, quindi sicuramente leggerò anche il seguito.
EliminaCiao!
RispondiEliminaDiciamo che questo libro è carino e le protagoniste sono molto interessanti e ben caratterizzate (io team Arsinoe!), ma per tutta la prima metà del libro non succede assolutamente nulla ç.ç
Pagine e pagine di vuoto cosmico, peccato! In ogni caso leggerò sicuramente il seguito, perché il plot-twist finale aiutoooooo!
Un abbraccio, Rainy
PS: la mia recensione