Un giorno tranquillo per uccidere, Marieke Nijkamp | Recensione



Buon pomeriggio!
Vi sto scrivendo avvolta nel plaid tipo mummia. Nota positiva dell'influenza: avere tempo per riprendere il controllo del blog.
Oggi vi parlo di un thriller che avevo nel Kindle da qualche tempo: Un giorno tranquillo per uccidere di Marieke Nijkamp.



Titolo: Un giorno tranquillo per uccidere
(or.: This is where it ends)
Autrice: Marieke Nijkamp
Prima Pubblicazione: 2016
Edizione Italiana: Newton Compton Editori, 2017
Pagine: 288


Trama
10.00 AM
Nell’auditorium di un liceo dell’Alabama, dove sono riuniti tutti gli studenti, la preside conclude il suo discorso con gli auguri per il nuovo semestre.

10.02 AM
Gli studenti si alzano dalle sedie e si dirigono verso l’uscita della sala per tornare nelle proprie aule.

10.03 AM
La grande porta dell’auditorium non si apre, nonostante i ripetuti tentativi.

10.05 AM
Qualcuno inizia a sparare all’impazzata.

54 minuti di terrore raccontati da quattro prospettive diverse. La rabbia cieca e l’assurdo desiderio di vendetta di uno studente, la paura e la lotta per la sopravvivenza dei suoi compagni.




Il romanzo della Nijkamp si rifà alle troppo frequenti sparatorie nelle scuole americane ad opera di studenti e racconta dei lunghi e terrificanti minuti in cui un centinaio di studenti di una scuola superiore dell'alabama viene di fatto tenuto in ostaggio da uno dei loro compagni. Un romanzo giocato sull'attesa, in cui i fatti sono concentrati in meno di un'ora.

La cosa che mi ha colpito subito, oltre alla storia fin troppo attuale (anch recentemente c'è stato purtroppo un altro episodio del genere), è stato il modo in cui l'autrice ha costruito il romanzo: spezzettando la vicenda in più punti di vista e soprattutto in tanti microframmenti della durata di qualche minuto. Una scelta secondo me temeraria perché implicava una grande attenzione nel far coincidere il tempo del romanzo (quanto noi ci mettiamo più o meno a leggere quel dato passaggio) con quello della storia (quanto tempo ci vorrebbe per compiere l'azione descritta?). Per curiosità (e perché sono pignola inside) ho fatto la prova con due passaggi a caso e mi è parso che l'autrice sia stata molto brava a rispettare questa regola, dando quindi maggiore realismo e verosimiglianza alla storia.

I pov, come ho detto, sono molteplici: quattro ragazzi e ragazze che vivono e vedono le cose in maniera diversa. Iniziando a leggere avevo un po' paura che il romanzo fosse troppo frammentato e quindi difficile da seguire o incapace di emozionare e coinvolgere a causa dei troppi punti di vista; fortunamente così non è accaduto, anzi, mi sono ritrovata a continuare a leggere il libro tutto d'un fiato perché volevo sapere cosa succedeva dopo.
Il carattere dei personaggi viene tratteggiato e svelato a poco a poco, finché non vi ritroverete a temere indistintamente per le sorti di tutti.

Un giorno tranquillo per uccidere è un romanzo che coinvolge gradualmente ma con intensità. Anche adesso che scrivo, settimane dopo aver finito il libro, ho ancora addosso le sensazioni che mi ha trasmesso: una qualità preziosa e non comune.


 
 * PUNTEGGIO *
8,7/10

(punteggio minimo: 5 - punteggio massimo: 10)



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Commenti

  1. Ciao! :) Spero che l'influenza ti sia passata!!!
    Non conoscevo questo libro, ma sembra davvero promettente! E poi a marzo speravo di recuperare qualche bel thriller o mistery, chissà che riesca a leggere anche questo! :)

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    1. Ciao! Sì grazie, ora va meglio! :D
      Aspetto il tuo parere allora!

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  2. Ciao, vedo per la prima volta questo libro e sembra molto interessante.
    Mi ricorda Diciannove minuti di Jodi Picoult, lo hai letto? Se no, visto che questo ti è piaciuto, te lo consiglio.
    Mi appunto questo titolo per il futuro! :)

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    1. Ciao! No, non conoscevo il libro della Picoult. Grazie per il suggerimento, me lo segno! :)

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