Thriller originale e dal ritmo serrato, Il Tatuatore racconta la caccia ad un misterioso assassino che colleziona tatuaggi. Una collezione parecchio macabra dato che i pezzi vengono prelevati, insieme a tutta la pelle, direttamente dal corpo della vittima.
Ad occuparsi del caso è il giovane Francis Sullivan, da poco promosso Ispettore e che avrà quindi a che fare anche con le aspettative sue e dei suoi superiori.
L'altra grande protagonista di questo libro è la tatuatrice Marni Mullins, che dopo aver trovato il corpo di una delle vittime si troverà coinvolta nel caso.
Marni è una donna forte e coraggiosa che in passato ha vissuto esperienze orribile e che l'hanno segnata, ma a cui non ha permesso e non vuole permettere di condizionarle il presente. Mi è piaciuto molto come sono stati costruiti entrambi i personaggi, realistici e ben caratterizzati. Entrambi non sono delle persone invincibili e sempre nel giusto, ma mostrano anche il loro lato più fragile.
Ho trovato invece più marginale e sottotono il personaggio di Rory Mackay, il sergente che si occupa delle indagini insieme a Francis: nonostante sia una delle voci narranti del libro insieme allo stesso Francis e a Marni, non mi è sembrato interessante come i due. Forse il mio giudizio è anche un po' di parte perché fin dall'inizio mi è stato abbastanza antipatico, quando leggerete il libro capirete il perché!
Come ho accennato sopra, quello di Alison Belsham è un romanzo a più voci, si alternano infatti i punti di vista di Francis, di Marni e di Rory, oltre che quello dello stesso assassino, aprendoci le porte della sua mente e del suo "lavoro". Direi che le scene che mi sono rimaste più impresse sono proprio quelle relative ai capitoli in cui parla il killer, disturbanti ma allo stesso tempo interessanti per cogliere qualche dettaglio sulla sua identità.
Per quanto riguarda l'ambientazione, l'autrice sceglie una cittadina secondo me perfetta per una storia in cui si parla di tatuaggi: la vivace ed eccentrica Brighton. Essendoci stata più volte non ho fatto fatica ad immaginarmi i personaggi che si muovevano lungo le sue strade, anche se l'autrice in realtà si ferma poco a descrivere l'ambiente e preferisce concentrarsi sull'azione.
Un romanzo avvincente in cui non si può fare a meno di restare col fiato sospeso e di cercare di indovinare l'assassino e trovare un collegamento tra i delitti. Il filo conduttore e il maggiore elemento di originalità è dato ovviamente dai tatuaggi e dal loro ruolo nella vicenda, delle vere e proprie opere d'arte impresse indelebilmente sulla pelle.
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Ho comprato questo libro qualche giorno fa, visto che lo vedevo ormai dappertutto. Dopo questa recensione sono ancora più curiosa di leggerlo!
RispondiEliminaSpero piacerà anche a te! :)
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