Buon pomeriggio lettori!
Finalmente dopo secoli e secoli una nuova recensione! In realtà avevo programmato quella di un altro romanzo ma ieri, mentre spulciavo tra le note del cellulare, mi sono imbattuta nei miei commenti a questo libro e mi sono resa conto di non ricordarmi praticamente niente di quello che avevo letto. Ho pensato quindi che fosse meglio condividere con voi gli appunti che fortunatamente ho preso, prima di cancellare definitivamente questo romanzo dalla mia mente.
My soul to take, primo volume della serie fantasy young adult Soul Screamers è stato uno dei primi libri a finire nella mia wishlist quando ho iniziato a bazzicare blog e Goodreads ed è anche uno dei libri che stazionavano da più tempo nel mio e-reader, praticamente da quando l'ho comprato. Mi sono accorta poi che esiste anche un'edizione italiana, pubblicata da HarperCollins, dal titolo Scambio di anime (?)...ma io ormai ce l'avevo in inglese e in inglese l'ho letto.
Il romanzo di Rachel Vincent è uno di quelli, come avete potuto intuire nella premessa, che si dimentica alla velocità della luce: praticamente una volta iniziato un nuovo capitolo ci si è già dimenticati cos'è successo in quello precedente.
Sono sempre affascinata dagli esseri mitologici che non siano i super (troppo) gettonati vampiri e licantropi e in questo caso, essendo la protagonista una banshee, le premesse parevano ottime.
Purtroppo mi sono trovata di fronte ad una trama scontata e poco interessante, per non dire proprio noiosa, fino ad almeno metà libro, punto in cui fortunatamente si riprende un po'. La prima metà del libro è praticamente tutta incentrata sulla protagonista, di cui non chiedetemi il nome perché non me o ricordo (ah, Kaylee. L'ho pure scritto nella trama) che si fa domande su domande su domande.
Il fatto che il lettore abbia già capito tutto a pagina 10 mentre questa continua a brancolare nel buio, fa diventare alcune scene (tipo quella in cui crede di avere un tumore dopo una ricerca su internet) quantomeno ridicole.
La caratterizzazione dei personaggi è insufficiente e tutti risultano monodimensionali e privi di personalità (a meno che per personalità non intendiamo quella di Kaylee di porsi domande idiote e inutili su ogni minima cosa che le capiti o anche che nonle capiti)...cioè, anch'io sono una piuttosto cervellotica, ma vi assicuro che se fossi a quei livelli mi prenderei a schiaffi da sola.
Forse, e sottolineo forse, l'unico spiraglio di luce, è dato dal personaggio di Tod, il cupo mietitore che è, ripeto forse, l'unico a dare un po' di brio alla storia.
Vogliamo poi parlare dell'insta-love? Uno degli aspetti meno apprezzati dai lettori di young adult di tutto il mondo? Qui lo abbiamo...rullo di tamburi...letteralmente dopo due pagine. Due protagonisti peggio assortiti di Kaylee e aggiungerenomeacasotantononmeloricordo non li avevo mai visti. Che poi...SPOILER (evidenzia il testo per continuare a leggere): si avvicina a lei perché capisce che non è umana come lui. Quindi le piace perché sono della stessa specie o perché le piace lei per com'è lei? Dato che prima di allora non l'aveva mai calcolata di striscio propenderei per la prima.
Per concludere, la storia sembrava buona e originale, almeno per quanto riguarda il fatto di non trattare dei soliti vampiri e simili, ma si è risolta in un nulla di fatto. Fortunatamente lo stile è scorrevole, anche se non così memorabile, e facile da leggere se siete alle prime armi con l'inglese.
- Usando
il link qui sopra per i tuoi acquisti (anche totalmente differenti
dall'articolo indicato) guadagnerò, senza alcuna spesa aggiuntiva da
parte tua, una piccola percentuale che riutilizzerò per l'acquisto di
libri da recensire sul blog. Grazie! -
Commenti
Posta un commento
Lascia un commento e mi farai felice. :) Non si accettano insulti, offese varie e spam.