Ancora non ci credo: sono riuscita a finire Dune! Quantomeno il primo volume, 700 pagine di...un sacco di cose.
Iniziare il romanzo subito dopo aver visto il film è stato d'aiuto per districarmi nella quantità di informazioni e nozioni presenti (quando si dice un worldbuilding fatto a pennello). L'autore costruisce infatti un mondo, anzi un intero universo, curato nei minimi dettagli: dall'ambientazione in senso stretto, all'organizzazione politica ed economica, alle credenze religiose e tradizioni dei popoli presenti nel libro. Un universo tanto ben creato quanto difficile da approcciare senza un'infarinatura generale che aiuti a digerire i tantissimi dettagli del romanzo.
Scrivendo questa recensione mi accorgo di avere dei sentimenti ambivalenti riguardo a Dune. La storia raccontata è decisamente interessante e tutto sommato abbastanza avvincente ma risente, secondo me, dell'eccessiva prolissità e della lentezza con cui si dipanano le vicende, e appunto della sovrabbondanza di particolari. Per quanto mi riguarda infatti, la lettura non è stata delle più semplici (d'altronde, comprese diverse pause abbastanza lunghe, ci ho messo mesi a finirlo) e, come dicevo all'inizio, probabilmente se non avessi visto prima il film la lettura sarebbe stata ancora più ostica.
A proposito del film, copre solo la prima parte del romanzo e sono curiosissima di vedere come verranno trasposte le tante cose che accadranno.
In ogni caso, protagonista indiscusso di Dune è Paul Atreides (che mentre leggevo il libro continuavo a immaginarmi con la faccia di Timothée Chalamet): un personaggio ai cui pensieri ci viene dato pieno accesso e che seguiamo nella sua evoluzione da ragazzino innocente ad una figura complessa e quasi mitica. I personaggi secondari hanno tutti il loro spazio ma ho avuto la forte impressione che ognuno di loro concorresse al destino del protagonista (ma forse non è così per ogni romanzo?) e che, anche nei capitoli in cui non compariva, Paul fosse comunque sempre presente, in modo sottinteso o in modo esplicito nei discorsi dei personaggi.
L'elemento che sicuramente ho più apprezzato è stata la descrizione del pianeta Arrakis e degli altri luoghi in cui si svolgono le vicende. Arrakis è un pianeta arido e inospitale, un grande deserto sferzato da tempeste e solcato dai giganteschi vermi della sabbia. Nonostante l'apparente scarsità di cose da descrivere, l'autore rende Arrakis in maniera magistrale tanto che non si fa fatica a immaginarcisi dentro ad assistere in prima persona alle azioni e ai discorsi dei protagonisti.
Ci sarebbero tante altre cose da dire del romanzo ma non voglio spoilerarvi niente! Dune è un romanzo complesso che va affrontato e gustato con calma, ma sicuramente interessante e costruito in maniera impeccabile.
Dune è un libro di fantascienza che ho sempre un po' evitato. Non so perché ma un po' mi spaventa, forse perché non so cosa aspettarmi, forse perché temo che non mi piacerebbe... Eppure io amo le storie spaziali! Prima o poi lo leggerò ma magari prima guardo il film. Bellissima recensione ❤️
RispondiEliminaTi capisco, anche io l'avevo sempre evitato. Non è un libro proprio leggero, però secondo me guardare il film prima di leggerlo aiuta 😊
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