I morti non muoiono mette in scena il tema degli zombie in chiave non convenzionale e in cui ogni personaggio ha un suo perché e riesce a incuriosire e catturare lo spettatore anche solo con poche scene.
Protagonisti del film sono uno sceriffo e il suo vice, interpretati rispettivamente da Bill Murray e Adam Driver, che rappresentano due personaggi nettamente diversi ma accomunati dal loro assistere quasi alla diffusione di un fenomeno inspiegabile e incontrollabile. Sono degli antieroi che per tutta la pellicola appaiono quasi storditi, come se quello che sta accadendo loro sia uno scherzo o parte di un film (impressione rafforzata dall'inserimento di una scena di meta-cinema).
Il film a caldo mi è sembrato leggero e con una vena di non-sense, ma riflettendoci nasconde una critica agli uomini troppo spesso dipendenti da cose futili: in questo senso è emblematico il fatto che gli zombie continuino a cercare le cose che li preoccupavano in vita, come il wi-fi o il vino.
I personaggi che in qualche modo non vengono risucchiati da questa follia sono infatti anche i due ritenuti socialmente inaccettabili: un uomo che vive nel bosco ai margini della cittadina e una strana impresaria di pompe funebri (interpretata da una fantastica Tilda Swinton).
Dal punto di vista della regia e della sceneggiatura (entrambi curati da Jim Jarmusch) il film è ben fatto e ricco di sottili espedienti usati nei momenti giusti, assicurando l'attenzione degli spettatori anche se magari sul momento non si capisce bene cosa stia succedendo nello schermo. Da parte mia, adoro questi film dalla vena un po' assurda che però sono più intelligenti di quanto possa sembrare.
Avete visto questo film?
Non guardo spesso film sugli zombie ma la critica di fondo mi accende la curiosità. A volte questi film appartenente semplici nascondono molto di più ❤️
RispondiEliminaAnche a me incuriosiscono i film che nascondono un messaggio di fondo, anche se in questo caso penso si potesse fare meglio.
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