Soundless, Richelle Mead | Recensione del fantasy autoconclusivo dall'autrice di Vampire Academy

 


Titolo: Soundless
Autore: Richelle Mead
Prima Pubblicazione: 2015
Pagine: 267
[lettura in inglese]


Trama
In a village without sound…

For as long as Fei can remember, no one in her village has been able to hear. Rocky terrain and frequent avalanches make it impossible to leave the village, so Fei and her people are at the mercy of a zipline that carries food up the treacherous cliffs from Beiguo, a mysterious faraway kingdom.

When villagers begin to lose their sight, deliveries from the zipline shrink. Many go hungry. Fei and all the people she loves are plunged into crisis, with nothing to look forward to but darkness and starvation.

One girl hears a call to action…

Until one night, Fei is awoken by a searing noise. Sound becomes her weapon.

She sets out to uncover what’s happened to her and to fight the dangers threatening her village. A handsome miner with a revolutionary spirit accompanies Fei on her quest, bringing with him new risks and the possibility of romance. They embark on a majestic journey from the peak of their jagged mountain village to the valley of Beiguo, where a startling truth will change their lives forever…





Soundless parte da una base molto interessante: la protagonista vive infatti in un villaggio in cima alla montagna in cui tutti gli abitanti hanno perso da generazioni il dono dell'udito. Quando sempre più persone iniziano a perdere anche la vista, Fei e un suo amico d'infanzia decidono di tentare l'impossibile e raggiungere la città a valle. 
 
Richelle Mead questa volta si ispira alla mitologia cinese per sviluppare una storia curiosa e dal forte potenziale. Fei e gli abitanti del suo villaggio vivono praticamente isolati sulla sommità di una montagna e il loro unico collegamento con il mondo esterno è una funivia che porta cibo e beni di prima necessità in cambio del metallo estratto dalla miniera. La società è rigidamente divisa in caste: da una parte i minatori occupano i gradini più bassi mentre gli artisti quelli più alti. Significativo è il ruolo che l'autrice affida agli artisti: essi hanno infatti il compito fondamentale di registrare gli eventi del villaggio tramite scritti e illustrazioni, il loro lavoro costituisce la memoria storica del villaggio e per questo sono visti con riguardo.
 
Avendo amato moltissimo la serie de L'Accademia dei Vampiri (ogni tanto la rileggo ancora) mi aspettavo grandi cose da questo romanzo ma sfortunatamente non si è dimostrato all'altezza. Se fosse stato sviluppato in due o tre libri sarebbe stato forse meglio, ci sarebbe stato più spazio per costruire adeguatamente la storia e caratterizzare meglio i personaggi. Allo stato attuale manca invece di intensità e non risulta convincente, non si ha il tempo per affezionarsi ai protagonisti e troppi punti della storia rimangono oscuri. Quando Fei lascia il suo villaggio scopre una serie di cose importanti, ci vengono dati degli indizi che fanno pensare che la protagonista possa avere un ruolo molto più grande ma poi tutto ciò non ha un seguito e il libro si conclude lasciandoci con tante domande. 
 
Insomma, un peccato.
 
 * PUNTEGGIO *
6,7/10

(punteggio minimo: 3,5)


Commenti