Dato che continuo a non avere nuovi libri da recensire (sto ancora decidendo se ho qualcosa di coerente da dire sulla mia ultima lettura...mi sa che l'ho finita troppo in fretta per formulare un qualche pensiero oggettivo e/o lusinghiero), ripesco dal cappello una vecchia rubrica che non si vedeva da un bel po'.
Non so se a voi piaccia o meno, non è niente di originale...ma personalmente a me fa sempre piacere leggere estratti dai libri, mi serve anche per farmi un'idea.
Il libro che ho scelto oggi è proprio l'ultima lettura di cui vi parlavo prima, se vi incuriosisce e ne vorreste anche la recensione fatemelo sapere e vedrò di mettere a lavoro i neuroni!
Tutte le volte che ho scritto ti amo
Jenny Han
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Io adoro conservare le cose. Non cose importanti, come i documenti, i risparmi o la biodiversità, ma sciocchezze. Campanelle di porcellana, di quelle che si trovano nei negozi di souvenir. Inutili stampini per biscotti, perché, in fin dei conti, chi ha bisogno di un biscotto a forma di piede? Nastri per capelli. Lettere d'amore. Di tutte le cose che conservo, immagino che le lettere d'amore siano il bene più prezioso.
Le tengo in una cappelliera verde-azzurra che mia mamma mi comprò in un negozio di abiti vintage in centro. Non sono lettere d'amore che mi hanno scritto, perché non ne ho. Sono lettere che ho scritto io. Ce n'è una per ogni ragazzo che ho amato: cinque in tutto.
[...] Non sono lettere d'amore in senso stretto. Io le scrivo quando non voglio più essere innamorata. Servono a dire addio. Perché dopo che ho scritto la lettera smetto di essere presa da quell'amore struggente.
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Vi chiedo anche scusa per la lentezza biblica con cui rispondo ai vostri commenti ma di solito lo faccio dal pc e ultimamente lo sto usando veramente poco, comunque anche se in ritardo rispondo!!
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