I 5 libri preferiti del 2019 + il dilemma: chiudere o non chiudere il blog?



Buongiorno lettori!

Anche se sono latitante (di nuovo) il richiamo delle classifiche di fine anno è stato troppo forte: dovevo farne almeno una!
Quest'anno è stato pessimo sotto diversi punti di vista e non ho avuto le energie mentali per portare avanti il blog come si deve. Vi dirò la verità: in questo momento non so se questo angolino proseguirà nel nuovo anno. La voglia di scrivere è poca e stanno continuando a capitare una serie di cose che assorbono gran parte della mia attenzione. Tra alti e bassi questo blog va avanti ormai da circa 7 anni (contando anche quando aveva un altro nome e non parlavo di libri) e mi dispiacerebbe abbandonarlo, quindi spero che questa sia solo una fase momentanea, anche se lunga.

Anche sul fronte letture il 2019 non ha brillato particolarmente: sono stati più i momenti di blocco che quelli in cui effettivamente ho letto qualcosa e - orrore! - non sono neanche riuscita a finire la Reading Challenge di Goodreads (su un obiettivo di 60 libri ne ho letto solamente 21).

Quest'anno non ho dato neanche una valutazione a 5 stelle; mi è venuto il dubbio di essermi incattivita all'improvviso ma la verità è che davvero non ho trovato nessun libro che mi abbia fatto esclamare "wow!".


5. Il giardino delle farfalle (Dot Hutchinson)




Bisogna dare atto alla scrittrice di aver trovato uno spunto originale per questo thriller dall'atmosfera tra il claustrofobico e l'onirico.

Vicino a un palazzo isolato c’è un bellissimo giardino dove è possibile trovare fiori lussureggianti, alberi che regalano un’ombra gentile e... una collezione di preziose “farfalle”: giovani donne rapite e tatuate in modo da farle assomigliare a dei veri lepidotteri. A guardia di questo posto da brividi c’è il Giardiniere, un uomo brutale e contorto, ossessionato dalla cattura e dalla conservazione dei suoi esemplari unici. Quando il giardino viene scoperto dalla polizia, l’unica sopravvissuta viene messa in salvo e poi interrogata. Gli agenti dell’FBI Victor Hannover e Brandon Eddison hanno il compito di mettere insieme i pezzi di uno dei più complicati rompicapo della loro carriera. La ragazza, conosciuta solo come Maya, è ancora sotto shock e la sua testimonianza è ricca di episodi sconvolgenti al limite del credibile. Torture, ogni forma di crudeltà e privazione sembravano essere all’ordine del giorno in quella serra degli orrori, ma nel racconto della giovane donna, che ha delle ali di farfalla tatuate sulla schiena, non mancano incongruenze e salti temporali... Più Maya va avanti con il suo terrificante racconto, più Victor e Brandon si chiedono chi o cosa la ragazza stia cercando di nascondere...



4. I cospiratori (Kim Un-su)


Anche questo è un thriller ma completamente diverso dal precedente. Per chi ama i thriller più intimisti e dall'ironia pungente.

Ciò che conta non è chi ha premuto il grilletto, ma chi c’è dietro alla persona che ha premuto il grilletto.
Dietro ogni assassinio c’è un organizzatore anonimo – un cospiratore – che lavora nell'ombra. I cospiratori dettano silenziosamente le mosse dei criminali più pericolosi della città, ma la loro esistenza è poco più che leggenda. Chi sono? E, soprattutto, cosa vogliono? Reseng è un assassino. Cresciuto da un killer irascibile chiamato Old Raccoon nel quartier generale del crimine, “La Biblioteca”, non ha mai messo in dubbio niente: dove andare, chi uccidere, o perché la sua casa fosse piena di libri che nessuno leggeva mai. Ma un giorno, durante una missione, Reseng esce dagli schemi, facendo crollare una serie di mosse accuratamente calibrate. E quando scopre uno straordinario piano messo in moto da un eccentrico trio di giovani donne – la commessa di un minimarket, la sorella di lei costretta su una sedia a rotelle e una bibliotecaria strabica – deve decidere se rimanere una semplice pedina o assumere infine il controllo della situazione.



3. Venivamo tutte per mare (Julie Otsuka)


Quello di Julie Otsuka è un romanzo relativamente breve (neanche 150 pagine) ma ricco di significato e di storie, raccontato in modo poetico ma al tempo stesso senza artifici e fronzoli. Da leggere con calma.

Una voce forte, corale e ipnotica racconta dunque la vita straordinaria di queste donne, partite dal Giappone per andare in sposa agli immigrati giapponesi in America, a cominciare da quel primo, arduo viaggio collettivo attraverso l'oceano. È su quella nave affollata che le giovani, ignare e piene di speranza, si scambiano le fotografie dei mariti sconosciuti, immaginano insieme il futuro incerto in una terra straniera. A quei giorni pieni di trepidazione, seguirà l'arrivo a San Francisco, la prima notte di nozze, il lavoro sfibrante, la lotta per imparare una nuova lingua e capire una nuova cultura, l'esperienza del parto e della maternità, il devastante arrivo della guerra, con l'attacco di Pearl Harbour e la decisione di Franklin D. Roosevelt di considerare i cittadini americani di origine giapponese come potenziali nemici.



2. Raven Boys (Maggie Stiefvater)


Finalmente mi sono decisa a leggere Raven Boys! Ci ho messo un po' ad entrare nella storia ma una volta arrivata alla fine avrei voluto avere subito a portata di mano il volume successivo. La cosa che adoro della Stiefvater è la sua capacità di costruire personaggi realistici e sfaccettati, con pregi e difetti...al contrario di molti, troppi, romanzi ya in cui i protagonisti o sono senza macchia e senza paura, o affetti da sindrome bipolare, o semplicemente irrealistici.

Nata in una famiglia di chiaroveggenti, Blue Sargent, sedici anni, fin da piccola sa che con un bacio ucciderà il suo vero amore. Ora però a quanto pare il momento è prossimo: prova ne è la visione che Blue ha nella notte della vigilia di San Marco, quando gli spiriti dei futuri morti di Henrietta, una cittadina della Virginia, si mostrano alle veggenti Sargent: Blue vede lo spettro di Gansey e apprende che è proprio lui il suo vero amore, e quindi la persona che ucciderà.
Fatalità vuole che Gansey di lì a poco si presenti alla porta delle Sargent per un consulto magico: da anni è sulle tracce di Glendower, mitico re gallese la cui salma è stata trafugata oltreoceano secoli prima e sepolta lungo la linea temporale che attraversa Henrietta.
Blue decide di aiutare Gansey, e si ritrova coinvolta nella ricerca di questa sorta di Graal insieme agli altri Raven Boys, i problematici studenti della scuola che Gansey frequenta. Ma questo è solo l’inizio dell’avventura.



1. The Wicked King (Holly Black)


Come l'anno scorso, al primo posto c'è Holly Black. Nonostante mi sia piaciuto meno del precedente, The Wicked King (in Italia pubblicato col titolo Il re malvagio) è il romanzo che mi è piaciuto di più tra quelli letti nel 2019 (QUI la recensione). In questi giorni ho iniziato l'ultimo volume della serie, The Queen of Nothing, ma non vi assicuro di finirlo in tempi brevi.




Lasciatemi nei commenti la vostra personale classifica o il link al vostro post se ne avete fatto uno anche voi.
E grazie a tutti voi che avete continuato a leggermi e a commentare nonostante abbia pubblicato poco o niente.
Buon anno a tutti!!
 
 


Commenti

  1. mi spiace per questo momento no che stai passando :(
    comunque la Black devo recuperarla. Ho aspettative quasi altine, quasi perché il principe crudele si è beccato solo 3,5 stelline, però del seguito sento solo opinioni positive...
    riguardo Raven boys sono felicissima <3

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  3. Non hai più voglia di scrivere?
    Capita!!
    A volte si ha la necessità di prendersi un periodo rigenerativo
    in cui la mente acquisisce nuove informazioni e le trasforma in nuove
    creazioni future.
    Consiglio?
    Sospendi, tienilo inattivo, rendilo privato ma non
    eliminarlo e, se lo fai, fai un backup.. son pur
    sempre tuoi pensieri e vanno conservati con orgoglio e
    amore.
    Ciao

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