[Al Cinema] Lo Hobbit



Finalmente sono riuscita a vedere la trilogia completa de Lo Hobbit! Avevo visto solo il primo film al cinema ma poi non avevo proseguito con le pellicole successive. Nell'appuntamento di Marzo con Things I Like ho anticipato le mie impressioni non proprio positivissime: in questo post vi spiego, o cerco di spiegare, il perché.


LO HOBBIT
Titolo originale: The Hobbit
Regia: Peter Jackson
Paese di Produzione: Nuova Zelanda, USA
Anno: 2012-2014
Genere: fantasy
Attori principali: Martin Freeman, Ian McKellen, Richard Armitage
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La trama in breve: Lo hobbit Bilbo Baggins intraprende un viaggio insieme a una compagnia di 13 nani capitanati da Thorin Scudodiquercia allo scopo di riprendere la loro casa, la Montagna Solitaria, occupata abusivamente dal drago Smaug. Con loro lo stregone Gandalf e altra gente. 
 
 
La saga de Lo Hobbit si compone di tre film: Un viaggio inaspettato, La desolazione di Smaug e La battaglia delle cinque armate. La storia si svolge sessant'anni prima dei fatti narrati ne Il Signore degli Anelli, facendo luce sulle premesse che porteranno alla vicende della prima saga. Ritroviamo infatti diversi personaggi noti, tra cui lo stregone Gandalf e l'elfo Legolas. 
Non avendo letto il romanzo di Tolkien da cui è tratta la trilogia non so quanto siano rimasti fedeli all'originale, quindi mi limiterò a scrivere le mie considerazioni sui tre film. I primi due sono stati un po' difficili da digerire: nel complesso mi hanno annoiato e alcuni passaggi mi sono sembrati addirittura un po' ridicoli (ve ne parlerò più in là). Il capitolo conclusivo mi ha invece coinvolto di più, facendo guadagnare parecchi punti a una saga cinematografica che fino a quel momento per me era un grandissimo meh. Lo è ancora, ma un po' meno.
 
 

 
Rispetto a Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit mi è apparso parecchio differente: non solo dal punto di vista prettamente cinematografico, essendo passati 10 anni tra la prima e la seconda trilogia, ma anche dal punto di vista dell'atmosfera in generale e del modo in cui è stata affrontata la storia. La mia sensazione è che non si sia definita esattamente la strada da seguire in questi film, cosicchè si oscilla tra un clima quasi da fiaba educativa (vedi i nani che cantano all'inizio del primo film o l'episodio con i ladri di cavalli), sequenze che mi hanno ricordato un qualsiasi film di avventura americano (vedi tutte le scene con l'arciere Bard), fino a toni più cupi ed epici sulla scia de Il Signore degli anelli. C'è probabilmente meno drammaticità ne Lo Hobbit, ma non mancano le tematiche interessanti, prime fra tutte quelle dell'avidità e del significato di casa.
I messaggi importanti sono però stati parzialmente offuscati da alcune scelte stilistiche, se così possiamo chiamarle, e dall'uso eccessivo di CGI, tecnologia di grandissimo aiuto in tante occasioni ma che se usata in modo massiccio rischia di ottenere un effetto eccessivamente finto (e ridicolo). Quando si dice: il troppo stroppia. Da questo punto di vista non posso non citare le mosse alla Super Mario di Legolas, che saltellava letteralmente di masso in masso per prendere le monete. Va bene che gli elfi sono super agili e via dicendo ma a me quelle scene hanno fatto veramente ridere, smorzando di parecchio il mio coinvolgimento nel film. Credo che ci metterò diverso tempo per togliermi dalla testa l'associazione dell'elfo con il celebre idraulico baffuto.
 
Altri punti dolenti a caso:
1. I nani: perché mettere in piedi una compagnia di tredici individui quando ci si concentra solo su una manciata di essi?
2. La storia d'amore: era davvero necessaria allo sviluppo della trama?
 
Alcune note positive:
1. Le scenografie sempre spettacolari.
2. La sequenza con Gollum, secondo me la parte migliore di Un viaggio inaspettato.
3. I see fire di Ed Sheeran che per me ha salvato l'intero secondo film, La desolazione di Smaug.
4. Vedere ciò da cui è partito tutto mi ha fatto venire voglia di rivedere Il Signore degli Anelli.

 
 Avete visto i film de Lo Hobbit?



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