Gideon la Nona, Tamsyn Muir | Recensione



Titolo: Gideon la Nona
Autore: Tamsyn Muir
Serie: The Locked Tomb #1
Prima Pubblicazione: 2019
Edizione Italiana: Mondadori, 2020
Pagine: 456


Trama: Allevata da ostili monache calcificate, valletti vetusti e un’infinità di scheletri, Gideon è pronta ad abbandonare una vita di schiavitù – nell’aldiquà – e una da cadavere rianimato – nell’aldilà. Prenderà la sua spada, le sue scarpe e le sue riviste zozze e si preparerà a un’audace fuga. Ma la nemesi della sua infanzia non la lascerà di certo andare senza chiederle qualcosa in cambio.
Harrowhark Nonagesimus, Reverenda Figlia della Nona Casa e prodigio della magia ossea, è stata convocata. L’Imperatore ha invitato tutti gli eredi delle sue fedeli Case a prendere parte a un torneo all’ultimo sangue fatto di astuzia e abilità. Se Harrowhark avrà successo, diventerà un’onnipotente servitrice immortale della Resurrezione; ma nessun necromante può ambire all’ascensione senza un paladino. Senza la spada di Gideon, Harrow fallirà e la Nona Casa morirà.
Chiaro, ci sono sempre cose che è meglio se restano defunte.



Agosto è stato un mese fortunato dal punto di vista delle letture: poche ma buone.

Tra queste rientra Gideon la Nona, primo volume di una saga fantasy/vagamente sci-fi/con lievi tinte horror. Far rientrare questo romanzo in una categoria ben precisa è difficile, ma di solito le letture migliori arrivano proprio da romanzi che non si riesce bene a inquadrare. Quello di Tamsyn Muir è un libro strano, ma in senso buono. Per quanto possa ricordare non avevo mai letto di scheletri usati come domestici e necromanti come protagonisti.

Capire il mondo del romanzo e conoscerne i personaggi non è cosa immediata (soprattutto ad un certo punto quando ne vengono presentati una quindicina tutti assieme...la lista a inizio libro aiuta ma fino a un certo punto quando non si ha voglia di tornare indietro a controllare ogni volta): veniamo infatti catapultati nel bel mezzo della scena senza preamboli e lunghe introduzioni. Il contesto arriverà più tardi, ben amalgamato alla narrazione. Onestamente preferisco così che trovarmi i fastidiosissimi spiegoni di molti altri libri: in questo caso l'iniziale spaesamento viene ampiamente ricompensato dalla curiosità.

Il worldbuilding è originale: nove casate disperse in altrettanti pianeti, governate da necromanti. Alla storia non manca niente: combattimenti, misteri da svelare, umorismo macabro, personaggi intriganti e una sorta di pericolosa caccia al tesoro sono solo alcuni degli elementi che si trovano nel romanzo.
Il ritmo della storia cresce gradualmente e culmina in una parte finale ricca di rivelazioni, colpi di scena ed emozioni.


Il punto di forza di Gideon la Nona risiede nei personaggi e nello stile dell'autrice, due elementi legati indissolubilmente perché l'autrice riesce davvero a far parlare il suo personaggio e far vivere la storia attraverso gli occhi (e l'umorismo) di Gideon. Le descrizioni che fa e i suoi commenti a certe scene sono una delle cose che ho preferito nel libro!
Gideon è un personaggio con un senso dell'umorismo nero e pungente, è sarcastica e senza peli sulla lingua, e non le manca una bella evoluzione nel corso della storia. Harrow, la tenebrosa necromante della Nona Casa e nemesi di Gideon, è un personaggio altrettanto interessante e crea un ottimo contrappunto con la prima.
Mi è piaciuta tantissimo l'evoluzione del rapporto tra le due.

Gli altri personaggi non sono caratterizzati quanto le due protagoniste ma non sono certo di contorno, avendo tutti un ruolo preciso nella storia e nell'evoluzione della trama. 


Per concludere, una lettura consigliatissima a chi ama i romanzi particolari e le narrazioni fuori dagli schemi o a chi semplicemente cerca un fantasy un po' diverso dal solito.


 * PUNTEGGIO *
8,9/10

(punteggio minimo: 3,5 - punteggio massimo: 10)



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Commenti

  1. Bellissima recensione e concordo con te, i libri migliori sono quelli che non si riescono ad inquadrare in un solo genere. Quelli strani, se vogliamo. Ammetto che questo titolo non mi sembra che faccia al caso mio ma sono molto felice di vedere che ci sono sempre più libri particolari nel panorama letterario contemporaneo ❤️

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