Diario di una lettrice in incognito: mini-recensioni di Febbraio 2023
Buon primo Aprile! Chi è che andando a scrivere le mini recensioni di Marzo si è accorta di non aver fatto quelle di Febbraio? 🙋
Oggi vi parlo di:
Punk 57. Insieme siamo perfetti, Penelope Douglas Bully, Penelope Douglas
Beauty and the Baller, Ilsa Madden-Mills
Soundless, Richelle Mead
La corte di nebbia e furia, Sarah J. Maas
Punk 57, Penelope Douglas
Di Punk 57 mi è piaciuto il fatto che i protagonisti fossero amici di penna (anche se mi sarebbe piaciuto che questo aspetto fosse più approfondito) e i tanti riferimenti musicali (la playlist a inizio libro e gli spezzoni tratti dalle canzoni del protagonista). Mi ha lasciato invece perplessa tutto il discorso dell'antipatia tra i due (praticamente il romanzo è un "friends to enemies to lovers") perché secondo me non ha una solida base logica. Nonostante questo il romanzo è scorrevole e si lascia leggere.
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Bully, Penelope Douglas (Fall Away #1)
A Penelope Douglas evidentemente piace molto il tema di un protagonista che bullizza l'altro. Qui cerca di affrontare l'argomento da una diversa prospettiva e cioè: può il tentativo di reagire alle angherie sfociare in bullismo e quindi la vittima diventare carnefice invertendo i ruoli? Mi sembra un quesito intereressante ma mi è sembrato solo accennato e non approfondito come avrei voluto. Per il resto, Bully mi ha ricordato tantissimo Punk 57. Sarà per gli amici d'infanzia che diventano antagonisti, sarà per la mancanza di una motivazione logica a ciò (ma in effetti spesso le cose non hanno una ragione, quindi forse ci può anche stare?)...insomma, questo romanzo mi è sembrato la versione ancora più immatura e senza le canzoni di Punk 57, che effettivamente è stato scritto qualche anno dopo.
Qualche punto in meno della mia precedente lettura ma comunque con la sufficienza.
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Beauty and the Baller, Ilsa Madden-Mills (Strangers in Love #1)
Letto per la maratona di lettura dei tropes romance, Beauty and the Baller è uno di quei libri ok ma niente di che. La storia non mi ha appassionato particolarmente però ho apprezzato il fatto che sia i protagonisti che i personaggi secondari fossero ben caratterizzati.
Probabilmente darò una seconda possibilità a questa autrice che non conoscevo.
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Soundless, Richelle Mead
Per questo fantasy autoconclusivo di Richelle Mead vi rimando direttamente alla recensione. In generale posso dire che mi aspettavo molto di più: Soundless è ricco di idee interessanti e ha un ottimo potenziale ma secondo me non è stato sviluppato a dovere e alla fine dà l'impressione di essere una storia incompleta.
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La corte di nebbia e furia, Sarah J. Maas (ACOTAR #2)
Meglio del primo volume della serie ma ci ho messo comunque un mese per finirlo.
Cosa mi è piaciuto:
L'ambientazione: ho adorato la Corte della Notte, non è stato difficle immaginarmi la città di Velaris e me ne sono innamorata. Davvero, voglio andarci a vivere.
I personaggi secondari: Rhysand, per ovvie ragioni, batte Tamlin dieci a zero ma quelli che ho trovato veramente interessanti sono stati i componenti della Cerchia Ristretta. Infatti sarei curiosa di saperne di più ma non sono sicura di riuscire a superare altre 700 pagine, già finire questo è stata un'impresa.
Cosa non mi è piaciuto:
La lunghezza del libro e Feyre. Non è che la storia non mi sia piaciuta, ma per me si dilunga troppo. Fossero state la metà delle pagine l'avrei apprezzata di più. Un ruolo cruciale ha probabilmente giocato il fatto di non essere riuscita ad empatizzare con Feyre: ho apprezzato tantissimo il suo arco narrativo ma, come ho detto prima, ho trovato più interessanti gli altri personaggi. Feyre proprio non riesco a farmela piacere del tutto.
In ogni caso, punteggio abbastanza alto soprattutto grazie al messaggio che il romanzo trasmette.
Cosa ne pensate di questa rubrica? Secondo voi è un po' ridondante con Things I Like?
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