È arrivato il momento della temuta recensione di A touch of darkness.
Un libro che non so neanche come definire senza risultare offensiva ma che sorprendentemente risulta anche leggibile in confronto ad altri disastri (come Catherine House).
Un libro che non so neanche come definire senza risultare offensiva ma che sorprendentemente risulta anche leggibile in confronto ad altri disastri (come Catherine House).
Il romanzo è una rivisitazione in chiave moderna del mito di Persefone. Premessa: è uno dei miei miti preferiti, se non il mio preferito, anche se involve un rapimento, però stiamo parlando di mitologia greca quindi c'è decisamente di peggio...non è che i miti greci fossero proprio politically correct.
L'autrice decide quindi trasportare il mito direttamente in epoca contemporanea, piuttosto che reinventarlo in maniera originale (e credibile) .
Gli dei dell'Olimpo camminano quindi tra noi e, in particolare quelli maggiori, sono considerati dei veri e propri VIP, con tanto di articoli sulla cronaca mondana, fans e paparazzi al seguito.
L'autrice decide quindi trasportare il mito direttamente in epoca contemporanea, piuttosto che reinventarlo in maniera originale (e credibile) .
Gli dei dell'Olimpo camminano quindi tra noi e, in particolare quelli maggiori, sono considerati dei veri e propri VIP, con tanto di articoli sulla cronaca mondana, fans e paparazzi al seguito.
Persefone a inizio libro è tipo una dea di serie B: non ha poteri e quindi frequenta il college come una normale umana, nascondendo la sua vera identità.
Ade invece, tra le altre cose, gestisce dei night club in cui si diverte a fare patti e scommesse con le persone.
Non so perché ma a me questa cosa che Ade gestisce un locale mi ha fatto sbellicare dalle risate.
Comunque, come una classica protagonista di new adult di ambientazione collegiale, Persefone si ritrova nel locale di Ade e finisce sprovvedutamente per stringere un patto con lui.
Ade invece, tra le altre cose, gestisce dei night club in cui si diverte a fare patti e scommesse con le persone.
Non so perché ma a me questa cosa che Ade gestisce un locale mi ha fatto sbellicare dalle risate.
Comunque, come una classica protagonista di new adult di ambientazione collegiale, Persefone si ritrova nel locale di Ade e finisce sprovvedutamente per stringere un patto con lui.
Il resto è storia, nel senso che ormai i miei neuroni avevano deciso di fare sciopero e quindi per il resto della lettura ho proprio evitato di pensare troppo a quanto cringe fosse il tutto.
Il problema principale di A touch of darkness, per quanto mi riguarda, è stata proprio l'imbarazzante trama e la ancor più imbarazzante caratterizzazione dei personaggi. Come ho detto all'inizio, quello di Persefone è uno dei miei miti preferiti quindi mi rendo conto di essere abbastanza critica (o più critica del solito) quando si tratta di suoi retelling.
Il romanzo è praticamente è un new adult con protagonisti gli dei greci che però non fanno niente di particolarmente "deiesco". La componente mitologica è molto debole e usata in maniera assurda e ridicola, il worldbuilding fa acqua da tutte le parti.
Contiene inoltre praticamente tutti i cliché del genere romance...niente in contrario ma qui sono decisamente troppi e usati male.
Contiene inoltre praticamente tutti i cliché del genere romance...niente in contrario ma qui sono decisamente troppi e usati male.
La storia è talmente banale che la lettura è stata super scorrevole (almeno quello) ma non mi ha lasciato la minima voglia di sapere cosa succede nei libri successivi.
Avete letto questa serie?
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