La moglie del califfo, Renèe Ahdieh | Recensione



Buon pomeriggio lettori! E buon inizio di settimana!
Io da oggi riprendo il corso e le solite attività, è stato bello prendermela comoda per un'intera settimana...!


Titolo: La moglie del califfo (or. The Wrath and The Dawn)
Autrice: Renèe Ahdieh
Serie: The Wrath and the Dawn #1
Data prima pubblicazione: 2015
Edizione italiana: Newton Compton Editori, 2016

Trama:Al calar del sole sul regno di Khalid, spietato califfo diciottenne del Khorasan, la morte fa visita a una famiglia della zona.
Ogni notte, infatti, il giovane tiranno si unisce in matrimonio con una ragazza del luogo e poi la fa uccidere dopo aver consumato le nozze, prima che arrivi il nuovo giorno. Ecco perché tutti restano sorpresi quando la sedicenne Shahrzad si offre volontaria per andare in sposa a Khalid. In realtà, ha un astuto piano per spezzare quest’angosciosa catena di terrore, restando in vita e vendicando la morte della sua migliore amica e di tante altre fanciulle sacrificate ai capricci del califfo. La sua intelligenza e forza di volontà la porteranno a superare la notte, ma pian piano anche lei cadrà in trappola: finirà per innamorarsi proprio di Khalid, che in realtà è molto diverso da come appare ai suoi sudditi. E Shahrzad scoprirà anche che la tragica sorte delle ragazze non è stata voluta dal principe. Per lei ora è fondamentale svelare la vera ragione del loro assurdo sacrificio per interrompere una volta per tutte questo ciclo che sembra inarrestabile.
  

Ci sono libri per cui, nel bene e nel male, ho le idee chiare e altri, come La moglie del califfo, che mi lasciano piuttosto perplessa. 
Mi è piaciuto? Sì, molto...ma allo stesso tempo non ho potuto evitare di storcere il naso di fronte ad alcuni piccoli dettagli.
Uno degli gli aspetti che ho particolarmente apprezzato è sicuramente l'ambientazione orientaleggiante: l'ho trovata molto affascinante, ben tratteggiata senza aver dovuto ricorrere a descrizioni o spiegazioni infinite (molto utile è il piccolo glossario a fine libro). Quando Shazi scopre per la prima volta il giardino mi sembrava davvero di essere là e sentire i profumi dei fiori.
Per quanto rigurada i personaggi, ho adorato Khalid (come resistere?) e apprezzato Jalal e Despina, nonostante quest'ultima non sia per niente credibile nei panni di serva.
A parte la mia ovvia cotta libresca, ho trovato Khalid un personaggio davvero ben caratterizzato, anche quando non parla e l'attenzione si sposta su i suoi gesti o sugli sguardi.
Tariq invece l'avrei volentieri preso a schiaffi in un paio di occasioni...no, anzi, facciamo in tutte le occasioni.
E vogliamo parlare del padre di Shahrzad? Forse è meglio di no. Si può sapere cosa combina quest'uomo per tutto il libro? Ma stare a casa con la figlia restante invece di fare esperimenti con volumi dalle dubbie origini?
Su Shahrzad non dirò niente perchè non ho ancora capito se mi sta simpatica o se la prenderei a schiaffi insieme all'amico Tariq. A volte sembra capace di intendere e volere, mentre in altre occasioni dimostra una scempiaggine inaudita. Come quando vuole far credere di non saper tirare con l'arco e non imbroglia proprio nessuno o quando cerca di autoconvincersi che deve per forza uccidere il sanguinario e crudele califfo ma giustamente la piccola parte intelligente che è in lei le suggerisce che magari c'è qualcosa dietro la storia del califfo.
«Cosa mi stai facendo, ragazza sciagurata?», le sussurrò. «Se sono una sciagura, allora dovresti starmi alla larga. Sempre che tu non voglia essere annientato». Senza lasciare la presa sull'arma, gli diede una spinta sul petto. «No». Spostò le mani sui suoi fianchi. «Annientami».

La narrazione si concentra per lo più sulla storia d'amore tra i due protagonisti: intensa e delicata al tempo stesso, ma quasi rovinata da quell'insta-love che secondo me si poteva evitare avendo un po' più di pazienza e approfondendo il rapporto tra i due all'inizio del libro. A parte questo, l'autrice ci regala spesso e volentieri momenti di pura poesia, non solo tra Shahrzad e Khalid ma anche nelle interazioni tra gli altri personaggi.
Sull'altro lato delle storia, cioè sui complotti vari ecc.., non dirò niente sul serio perchè per la maggior parte ho trovato il tutto campato in aria.


Cento vite per quella che tu hai strappato. Una vita per ogni alba. Se fallirai anche una sola volta, ti strapperò i tuoi sogni. Ti strapperò la tua città. E mi prenderò quelle vite, mille volte tanto.

Ah sì, mi stavo dimenticando che questo è anche un fantasy! In realtà mentre si legge non si ha granchè la sensazione di leggere un fantasy perchè, a parte la maledizione che è utilizzata semplicemente per giustificare la storia, gli elementi magici sono piuttosto carenti nel libro (a parte Jahlalal e le sue macchinazioni che però sono talmente oscure che non si capisce cosa stia combinando). Io però su questo punto sono fiduciosa e sono sicura vedremo qualcosa di più già dal prossimo libro e, a questo proposito, vorrei porre l'attenzione su un certo tappeto...
Comunque, è il primo libro di una saga e io tendo sempre a prenderli con le pinze e ad aspettare i successivi per formarmi un'opinione più completa.

Ultime due cose che mi hanno lasciato perplessa. Il finale. Ma si può far finire un libro così?
L'altra cosa che proprio mi fa strano è il fatto che i personaggi a tratti parlino come i giovani oggi. Non dovrebbe essere ambientato in un'epoca lontana?

Pro:  ambientazione, personaggio del califfo, stile narrativo.
Contro: instalove, personaggi che fanno cose senza senso

VALUTAZIONE 
(3 papaveri e ½)



Commenti

  1. Ciao! Nonostante il tam tam mediatico che circonda questo libro non sono molto convinta.
    La storia da cui si parte non mi è mai piaciuta, quindi l'idea di avere a che fare con un retelling non mi attrae per niente.
    Forse la trama poteva essere sviluppata diversamente, l'elemento fantasy avrebbe arricchito ed accresciuto il fascino della vicenda.
    Se qualcuna delle mie amiche lo compra, magari lo chiedo in prestito, ma sul momento non conto di acquistarlo.
    Un salutone
    Leryn

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    Risposte
    1. Ciao! Io invece ero molto curiosa proprio perchè la storia da cui parte mi ha sempre affascinato; avevo letto pareri contrastanti ma ho voluto testare con mano. :D
      Sicuramente ci sono diverse cose che potevano essere sviluppate meglio, ma ci sono anche tanti aspetti positivi: spero che il libro successivo risollevi un po' le sorti di questa saga! ^_^

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