Buon pomeriggio!
Come (quasi) ogni mercoledì, eccomi con una nuova recensione!
Oggi vi parlo del primo libro della serie The 100, da cui è stata tratta l'omonima serie tv.
Come (quasi) ogni mercoledì, eccomi con una nuova recensione!
Oggi vi parlo del primo libro della serie The 100, da cui è stata tratta l'omonima serie tv.
Da amante della serie, mi ero prima informata sul libro e sapevo che mi sarei dovuta aspettare qualcosa di molto diverso. Diciamo che la serie riprende dal libro il prologo, l'ambientazione e i personaggi principali, cambiando tuttavia molte altre cose e aggiungendone diverse.
Come dicevo, il prologo è lo stesso, così come l'ambientazione: da una parte, una stazione spaziale fredda e rigidamente divisa in classi sociali e, dall'altra, la Terra, abbandonata da secoli e secoli in seguito ad una guerra nucleare, selvaggia e potenzialmente pericolosa.
Le parti descrittive che riguardano la Terra sono quelle che mi hanno colpito di più e, se l'intento dell'autrice era creare una dicotomia anche attraverso le descrizioni dei due luoghi, direi che ci è riuscita perfettamente. È una terra in cui la fanno da padrone i boschi e le foreste, in cui la civiltà del passato è testimoniata da poche rovine nascoste e dimenticate.
Per quanto riguarda i personaggi, i principali sono essenzialmente quattro, che si dividono i capitoli (narrati in terza paersona dal punto di vista di uno di loro): Glass, Clarke, Bellamy e Wells. Se, come me, avete prima visto la serie e vorrete poi avvicinarvi al romanzo, noterete come quest'ultimo abbia decisamente maggiore spazio e importanza rispetto alla versione televisiva. Wells mi è parso, anzi, il personaggio più interessante di questo primo libro, sicuramente controverso.
Mi è piaciuto il fatto che ognuno dei personaggi, a proprio modo, nasconda una macchia scura nel proprio passato: qualcosa di cui si vergognano o un qualcosa di terribile che hanno compiuto per differenti ragioni.
Purtroppo il tasto dolente arriva quando si parla della storia vera e propria. Di fatto, a parte giusto un paio di avvenimenti rilevanti, in tutto il libro non succede niente e, per quanto le 300 e passa pagine si leggano in modo fluido e scorrevole, il romanzo si mantiene deludentemente piatto.
E, ovviamente, il libro si conclude proprio quando le cose si stavano facendo interessanti.
Come dicevo, il prologo è lo stesso, così come l'ambientazione: da una parte, una stazione spaziale fredda e rigidamente divisa in classi sociali e, dall'altra, la Terra, abbandonata da secoli e secoli in seguito ad una guerra nucleare, selvaggia e potenzialmente pericolosa.
Le parti descrittive che riguardano la Terra sono quelle che mi hanno colpito di più e, se l'intento dell'autrice era creare una dicotomia anche attraverso le descrizioni dei due luoghi, direi che ci è riuscita perfettamente. È una terra in cui la fanno da padrone i boschi e le foreste, in cui la civiltà del passato è testimoniata da poche rovine nascoste e dimenticate.
Per quanto riguarda i personaggi, i principali sono essenzialmente quattro, che si dividono i capitoli (narrati in terza paersona dal punto di vista di uno di loro): Glass, Clarke, Bellamy e Wells. Se, come me, avete prima visto la serie e vorrete poi avvicinarvi al romanzo, noterete come quest'ultimo abbia decisamente maggiore spazio e importanza rispetto alla versione televisiva. Wells mi è parso, anzi, il personaggio più interessante di questo primo libro, sicuramente controverso.
Mi è piaciuto il fatto che ognuno dei personaggi, a proprio modo, nasconda una macchia scura nel proprio passato: qualcosa di cui si vergognano o un qualcosa di terribile che hanno compiuto per differenti ragioni.
Purtroppo il tasto dolente arriva quando si parla della storia vera e propria. Di fatto, a parte giusto un paio di avvenimenti rilevanti, in tutto il libro non succede niente e, per quanto le 300 e passa pagine si leggano in modo fluido e scorrevole, il romanzo si mantiene deludentemente piatto.
E, ovviamente, il libro si conclude proprio quando le cose si stavano facendo interessanti.
Lo so già che mi deluderà, ma voglio leggerlo comunque.
RispondiEliminaCosì, tanto per farmi male.
Benvenuta nel club ^_^
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