Things I Like | Giugno 2018




Siamo a Luglio e non sono andata neanche una volta al mare. Detto questo, meglio passare al riassunto del mese va...



SERIE TV


LUCIFER (seconda e terza stagione)
Credo di averlo detto anche in altre occasioni, ma le stagioni successive alla prima per me sono state una delusione. Pensate che, presa dallo sconforto, avevo interrotto la serie a metà della seconda stagione e ce l'avevo ferma da più di un anno; l'ho ripresa solo perché non mi piace lasciare le cose a metà ma ho sofferto quasi ad ogni puntata e credo di essere l'unica ad aver approvato la sua cancellazione. Che poi è stata salvata da Netflix che ne produrrà la quarta stagione, quindi non so se riuscirò a liberarmi di questo incubo.
Il problema è che ho trovato la seconda e la terza stagione eccessivamente noiose e prive di una trama accattivante e chiara; in pratica si va avanti risolvendo casi criminosi mentre quella che doveva essere la storyline principale sta lì a languire senza saper bene che direzione prendere. Per la prima stagione mi andava anche bene, ma quando la stessa solfa si ripete all'infinito inizio a stancarmi. Purtroppo neanche il fascino e l'accento di Lucifer riesce a salvare la situazione.
Direte voi: non guardarla. E avreste ragione. 





THE FALL (seconda e terza stagione)
Presente anche questo mese è The Fall. Il mese scorso avevo visto la prima stagione e a Giugno ho proseguito anche la seconda e la terza. Vi avevo detto che non mi aveva conquistato del tutto e che gli episodi mi erano parsi un po' troppo lenti...e invece con le stagioni successive mi sono ricreduta. La trama e i personaggi mi hanno assolutamente conquistata e, anzi, ho trovato estremamente interessanti proprio gli episodi in cui c'era meno azione ma ci si soffermava sulla psicologia dei protagonisti. Consigliata. Tra l'altro ribadisco il fatto che abbia solo 5/6 episodi per stagione, quindi non troverete allungamenti di brodi vari ed eventuali.


GOOD MORNING CALL (prima stagione)
Come a Maggio, anche questo mese mi sono lasciata catturare dal genere shōjo, anche se stavolta non si tratta di un anime (quindi non so quanto possa valere il ricorso a questa classificazione) bensì di una serie tv. Good Morning Call mi ha fatto davvero ridere: con le sue situazioni improbabili (e pettinature maschili che proprio non si possono vedere). Serie simpatica e poco impegnativa ma anche fastidiosa per quanto riguarda i due personaggi principali. Per una volta vorrei una protagonista femminile meno tappetino e che si faccia mettere meno i piedi in testa e un protagonista maschile i cui comportamenti non siano francamente discutibili, ma forse per quello dovrei scegliere un altro genere!




SENSE8 (speciale)
Non potevo perdermi il finale di serie di Sense8: fantastico, emozionante, commovente. Forse un po' confuso e frettoloso a livello di trama, ma penso sia assolutamente comprensibile visto che c'erano tantissime cose in ballo e in pratica hanno dovuto condensare in due ore quella che sarebbe dovuta essere invece un'intera stagione. Il messaggio della serie è comunque arrivato forte e chiaro, ed è questo l'importante.

Se volete vedere cosa sto guardando in tempo (quasi) reale possiamo seguirci a vicenda su Tv Show Time, mi trovate come El3.




FILM

Mese piatto, piattissimo, per i film. Ne ho iniziato diecimila e ne ho finito solo uno.

Con la sufficienza
Brain on Fire. Passato quasi totalmente sotto silenzio, Brain on Fire è un film drammatico tratto dalla storia vera della giornalista Susannah Cahalan che viene colpita da una rara malattia autoimmune al cervello. Il film è praticamente del tutto costruito sui sintomi insoliti della giovane e sul brancolare nel buio di famigliari e medici, il che mi ha a tratti fatto sentire come se stessi guardando un episodio di Dottor House (però senza Dottor House). Un film che poteva essere costruito meglio ma che almeno mi ha permesso di rivalutare l'attrice Chloë Grace Moretz, le cui interpretazioni (vedi La Quinta Onda) finora non mi avevano per niente convinto.




LIBRO DEL MESE

trama
   
Non ho neanche bisogno di pensarci. Il libro che mi è piaciuto di più questo mese è sicuramente Queen of Chaos di Kat Ross, l'attesissimo finale della trilogia fantasy di ambientazione persiana Il Quarto Elemento. Leggetela perché merita tantissimo ed era da molto tempo che non mi imbattevo in una serie così ben fatta e che mi prendesse così tanto, e dove i volumi successivi sono allo stesso ottimo livello del primo, se non superiore. Un plauso alla Dunwich Edizioni che nell'arco di un anno ha portato sugli scaffali l'intera trilogia.


Anche per questo mese è tutto, ci rileggiamo domani con il recap delle mie letture e la prossima tappa della Wishlist Reading Challenge.

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