Sono più che felice di essere finalmente riuscita a leggere questo libro! Per una volta, un romanzo che avevo da tantissimo tempo non mi ha deluso ma anzi, è stata una delle migliori letture di quest'anno.
The Body Electric è un viaggio in un mondo futuristico in cui androidi e nanotecnologia sono la norma. Il primo elemento che mi ha colpito di questo libro è stato proprio il worldbuilding: ci troviamo in una grande repubblica comprendente più Stati, formatasi in seguito a una guerra mondiale.
Le vicende sono ambientate a Nuova Venezia, la capitale di questa repubblica: una città super tecnologica costruita su un ponte tra le isole di Malta.
Già dopo poche pagine sono stata completamente assorbita e affascinata da questo mondo. L'autrice riesce a darne un quadro esaustivo senza dilungarsi in noiosi spiegoni ma integrando bene le informazioni che ci servono all'interno della narrazione.
La protagonista è Ella: ha perso il padre, un geniale scienziato, in un attacco terroristico nel laboratorio in cui lavorava e adesso vive con la madre occupandosi della clinica Reverie, un luogo in cui le persone possono rivivere i propri ricordi più felici tramite una particolare tecnologia sviluppata appunto dalla madre di Ella.
Le cose si fanno interessanti quando la protagonista scopre di essere capace di entrare nei ricordi altrui e inizia a vedere e sperimentare cose strane.
The Body Electric mette sul piatto tanti temi interessanti: la memoria, il progresso tecnologico, fino al concetto stesso di umanità. La storia si snoda mettendoci di fronte, di volta in volta, a nuovi dubbi e quesiti, sorprendendo con diversi colpi di scena e rivelazioni. Non mi sono annoiata affatto e, anche se ho avuto la sensazione che sia stato scritto forse per lettori più giovani, la lettura è stata piacevole e assolutamente interessante e stimolante.
Insomma, non è uno di quei libri di puro intrattenimento (niente di male in questo, sono quelli che leggo di più!) ma offre al lettore degli spunti di riflessione senza essere pesante o astruso.
Unica pecca: l'autrice ripete in diverse occasioni cose che sappiamo già e non ci sarebbe bisogno di ridire.
Il libro di Beth Revis ha le vibes da distopico di qualche anno fa quando c'era stata un'impennata di questo genere e uscivano distopici ya praticamente ogni giorno...bei tempi, adoro questo genere! È un peccato che questo libro non sia stato portato anche da noi.
Curiosità: nel libro sono presenti tanti riferimenti nascosti a libri e film che l'autrice ama. Lo stesso titolo "The Body Electric" è un omaggio a un poema di Walt Whitman.
Vi piace questo genere di romanzi?
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